Musica classica: Speranza Scappucci si racconta

Si chiama Speranza Scappucci ed è stata la prima donna italiana a dirigere l’Opera di Vienna e la prima donna della storia a dirigere il ballo dell’Opera di Vienna. Una direttrice d’orchestra ormai nota non solo per il talento ma per i suoi tanti record nonostante i quali è riuscita a mantenersi umile e semplice seppur con una determinazione che le brilla negli occhi quando le si chiede qualcosa in merito alla sua passione di sempre, la musica.

In un’intervista rilasciata per Ansa la musicista si è raccontata parlando dei suoi primi approcci con la musica avuti quando aveva tra i quattro e i cinque anni, momento in cui iniziò a prendere confidenza con il pianoforte. Un percorso destinato a proseguire negli anni, portandola prima ad iscriversi al Conservatorio di Santa Cecilia e successivamente negli Stati Uniti per la specializzazione e per l’inizio di una carriera ricca di traguardi da tagliare.

Alla domanda sui suoi altri primati, la Scappucci ha risposto tranquillamente che essendo una delle poche donne che dirigono un’orchestra le capita spesso di essere la prima in qualcosa. Di recente, ad esempio, è stata nominata direttore principale all’Opera di Liegi. Un percorso che sempre più donne iniziano ad abbracciare e che a detta della musicista porterà questa carriera a non essere vista più come un mestiere per soli uomini ma per chiunque desideri intraprenderla.

Durante l’intervista Speranza ha anche aggiunto di sperare di essere un esempio per le ragazze di oggi, asserendo che: “Le nuove generazioni, le bambine di oggi, che vedono persone come me che intraprendono questa professione, crescono con l’idea che sia un percorso che una donna può fare. Essere un modello per le ragazze mi onora molto.”

Parole sentite e sincere come lo è la musicista che senza problemi ammette di non anelare ad indossare un abito lungo mentre dirige. Quando lo fa infatti non pensa a come dirigere ma a fare del suo meglio. E quando si fa del proprio meglio, è consigliabile indossare abiti comodi.

Fonti: Immagine presa da ansa.it

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