Pietro Castellitto, da Totti alla ‘battaglia giusta’: “E’ ipocrita!”

Pietro Castellitto, figlio d’arte e ormai noto attore, ha rilasciato delle curiose dichiarazioni sul movimento Me Too. Ecco di che cosa si tratta.

Sergio Castellitto Margaret Mazzantini e Pietro Castellitto
Sergio Castellitto Margaret Mazzantini e Pietro Castellitto (GettyImages)

Pietro Castellitto è figlio d’arte. I suoi genitori sono i noti Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini. Ma ha iniziato ben presto a cimentarsi nella recitazione e a dimostrare che anche lui ha l’arte dentro di sè. Pietro non ha fatto solamente l’attore, nel 2020 ha anche debuttato come regista e sceneggiatore con il film I predatori, vincitore del premio Nuovi Orizzonti al Festival del Cinema di Venezia.

Recentemente, invece, lo abbiamo visto interpretare Francesco Totti nella serie Speravo de morì prima per Sky. Dunque, in questo periodo tutti gli occhi sono puntati su di lui e il Corriere della Sera l’ha raggiunto per una lunga intervista in cui Pietro non ha avuto paura di dire quello che pensa, anche su argomenti molto spinosi. Dall’essere attore, è passato poi ad argomenti più seri come il movimento Me Too e la vicenda legata a Kevin Spacey. Ma andiamo nel dettaglio.

Pietro Castellitto sul movimento Me Too: “Battaglia giusta ma ipocrita”

Pietro Castellitto con i genitori
Pietro Castellitto con i genitori (GettyImages)

L’intervista del Corriere della Sera si apre con il commento di Pietro Castellitto alle critiche ricevute perchè “è un po’ diverso da Totti”. Ma lui ha risposto prontamente che “allora potevano chiamare lui direttamente a recitare”. Insomma, il suo carattere, nonostante i 30 anni, è emerso dalle prime battute. Questo si è visto anche alla domanda se preferisce fare l’attore o l’autore.

Pietro ha optato per la seconda: preferisce di gran lunga fare l’autore. Il motivo? Secondo lui fare l’attore è una vacanza in quanto è già tutto costruito e poi per farlo bisogna dire bugie e fare scherzi. L’intervistatore ha voluto sapere di più su questa bizzarra idea e l’attore ha detto che se non si scherza più si è vittime del perbenismo. Al Capone ha fatto soldi con droga e alcool mentre adesso, sempre secondo Pietro, si fanno i soldi con il bene. “Penso ai milioni incassati dai legali del movimento dell’ipocrisia del Me Too”, ha detto.

Secondo lui il Me Too è una “battaglia sacrosanta” ma pensa anche che molti se ne approfittino per guadagnare. Il ragazzo ha, infine, nominato Kevin Spacey dicendo: “Se mi mette una mano sulla coscia la sposto, non gli rovino la vita”. Dichiarazioni che hanno creato un certo scalpore.

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