Lorenzo Balducci senza filtri a Oggi è un altro giorno, nel salotto di Serena Bortone racconta la sua lotta con la dipendenza da droghe.
L’attore Lorenzo Balducci è oggi ospite a Oggi è un altro giorno, il talk show pomeridiano condotto da Serena Bortone che gli ha fatto domande senza filtri, facendolo aprire su un momento particolare della sua vita.
L’attore, infatti, si è aperto su un periodo molto difficile, ovvero quello in cui era totalmente immerso nel tunnel della droga. Un momento complicato, in cui si è sentito particolarmente fragile e che le droghe sembravano l’unica via di scampo da una vita non proprio rose e fiori.
Lorenzo Balducci e il coraggio di farcela
Lorenzo Balducci, 39 anni, non ha avuto una vita proprio serena. Dalle inchieste che hanno colpito la sua famiglia, alla dipendenza dalla droga, tutti avvenimenti che lo hanno segnato.
“Quando sei dipendente da una droga letteralmente non sai come muoverti all’interno della tua stanza. Perché non hai il desiderio di vivere. Ma io per fortuna aggrappato alla vita ci sono rimasto sempre. Potevo anche non essere qua ma a un certo punto i miei sogni e i miei desideri erano talmente importanti che mi sono detto ‘Lorenzo basta’”
L’attore, che qualche anno fa ha avuto anche il coraggio di fare coming out, è quindi riuscito a smettere di assumere anfetamine e droghe di altro genere, con tanta forza di volontà.
Durante la lunga intervista con Serena Bortone, inoltre, Lorenzo Balducci ha parlato anche dei suoi genitori, Angelo Balducci e Rosanna Thau. Ecco cosa ha detto in particolare sull’arresto del padre: “E’ stato un momento estremamente complicato. Anche solo ricordarlo è doloroso, ma va bene così. Io non voglio dimenticare quello che ho provato. Ho provato dolore tante volte nella vita, ma quella volta è stato come vedere la vita sgretolarsi davanti. Nonostante ciò, ho cercato di essere forte e di mantenere una certa forza, non mi concedevo la possibilità di abbandonarmi al dolore”
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Una situazione dure e dolorosa per lui, che non riusciva a non esternare le sue emozioni. Ma il padre non voleva che versasse lacrime per quello che era successo: “La prima volta che sono andato a trovarlo in carcere, mi ha chiesto di non piangere. Io quella cosa l’ho odiata, perché dovevo essere forte in quel momento? Ma ho cercato di essere sempre all’altezza, anche se questo crea un cortocircuito.”
