Atletica, Bolt vuota il sacco: “Per correre veloce devo vivere veloce”

Qualche leggerezza giovanile (come una ‘canna’ fumata da ragazzino), il suo essere ‘playboy’, ma anche un futuro all’insegna di un altro sport. Usain Bolt, numero uno dello sprint mondiale, si mette a nudo nell’autobiografia ‘Come il fulmine’, di cui la Bild am Sonntag anticipa alcuni passaggi, nei quali emerge l’indole del campione giamaicano, uno che non si nasconde dietro alle parole.

Bolt:”una volta da ragazzino ho fumato marijuana: E così il re dei 100 e dei 200 metri, andando indietro con la memoria, ammette come da ragazzino abbia scoperto la marijuana. “So che può suonare inopportuno per un campione olimpico. L’ho fatto una sola volta e me ne sono pentito. Quando giocavo a pallone con gli amici – racconta il 27enne asso della velocità – nel parco c’era sempre un gruppo di ragazzi che fumavano. Un giorno ho ceduto alla tentazione, ma appena ho provato ho pensato che fosse disgustoso. Mi sono sentito subito stanco, l’effetto è stato violento e ho sofferto di vertigini“.

Dopo Pechino potevo avere qualsiasi donna volessi: Nel libro, poi, molto spazio viene dedicato al rapporto con il gentil sesso e ai successi del ‘Bolt playboy’, letteralmente assediato dalle donne dopo le Olimpiadi di Pechino 2008. “Le donne mi cadevano ai piedi, soprattutto dal momento in cui sono diventato un atleta professionista. Non è mai stata una novita’, ma dopo Pechino la situazione è cambiata – spiega il giamaicano -. Potevo avere qualsiasi donna volessi. Andavo in un locale e pensavo: ‘Umm, chi devo scegliere? Tu? Tu? No, tu! Vieni’. Per un ragazzo, era come un sogno diventato realta’. D’altronde, avevo 22 anni ed ero nel pieno della mia vita. Mi sentivo come un bambino in un negozio di caramelle“. I trionfi in pista lo hanno introdotto anche nello star system di Hollywood. Sono arrivate le feste e le frequentazioni con stelle del calibro di Sandra Bullock e Heidi Klum. “Siamo stati molto bene, tutto qui. Amico di Heidi Klum e Sandra Bullock. Chi avrebbe detto di no?“.

Come calciatore potrei fare la fortuna di un club inglese: In futuro però, come ha spesso dichiarato pubblicamente, l’uomo più veloce del pianeta sogna di diventare un calciatore. “Lo so, sembra una follia. Ma io la vedo cosi’: un allenatore dovrebbe dare una chance ad un calciatore. Penso – il giudizio di Usain – che potrei fare la fortuna di un club inglese“.

Doping&Giamaica: Intanto mentre Bolt se ne esce con il suo libro ricco di rivelazioni, la Giamaica è nell’occhio del ciclone per la questione doping che ha investito atleti del calibro di Asafa Powell, Verònica Campbell-Brown e Sherone Simpson. Il canadese Richard Pound, ex capo dell’agenzia mondiale antidoping (Wada), è chiaro: “La Giamaica sembra non aver compreso la responsabilità che ha di dimostrare che i suoi atleti sono puliti e che ha un programma antidoping robusto. Ora è chiaro che c’era doping attivo in Giamaica“. Nel frattempo una squadra della Wada è a Kingston da lunedì per sottoporre il laboratorio della Jadco, l’agenzia antidoping del Paese caraibico, a un‘indagine straordinaria, considerato i pochi controlli effettuati sulle sue stelle, prima dei Giochi olimpici di Londra 2012.

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