L’uomo, dopo la morte della sorella, non ha fornito ai gatti la dovuta assistenza; ad aggravare la sua posizione è anche il fatto che ha allontanato gli animali dalla casa e dal giardino della donna, e, inoltre, non si è preoccupato di trovare per loro una nuova sistemazione.
La LAV si è costituita parte civile nel processo. Il Tribunale di Roma ha riconosciuto F.B. colpevole del reato di abbandono di animali, ai sensi dell’art. 727 del Codice Penale. L’uomo ora, oltre alle spese processuali, dovrà pagare un’ammenda di 800 euro.
L’Avvocato Carla Campanaro, dell’Ufficio legale della LAV ha commentato: “La LAV plaude alla illuminante sentenza del Tribunale penale di Roma che rappresenta un importante riconoscimento di come gli animali abbiano diritto alle cure anche dopo la morte del proprietario. Si tratta di un’importante pronuncia che permette di inquadrare in maniera più ampia il reato di abbandono di animali”.