Il risultato, seppure ottenuto con dinamiche diverse, è comunque quello auspicato dalla maggioranza: il disegno di legge sul processo breve sarà integrato da una norma che riduce la prescrizione per gli imputati incensurati e la Giunta per le autorizzazioni si riunirà stamani per la decisione finale.
La giornata di oggi rappresenta dunque un importante crocevia per la maggioranza ed il Governo.
L’emergenza libica assorbirà evidentemente la maggior parte delle energie, ma l’esito delle votazioni sulle relazioni di Paniz costituiscono due aspetti strettamente collegati con il futuro della legislatura.
I lavori della Commissione Giustizia hanno fatto registrare momenti di tensione, quando Pd e Terzo Polo hanno deciso di abbandonare l’aula, in segno di protesta contro la proposta del relatore Paniz.
Sono rimasti invece ai loro posti i deputati dell’Idv per “vigilare sull’operato della maggioranza“, come ha chiarito Antonio Di Pietro.
Dopo il voto – che dovrà comunque passare anche al vaglio dell’Assemblea nella votazione finale di oggi – si sono levate immediate le proteste dell’opposizione: “E’ stata approvata l’ennesima legge ad personam, per salvare il Premier dal processo Mills” – ha tuonato l’Idv Felice Belisario.
Pronta la replica di Maurizio Paniz: “Il processo Mills non arriverà mai a conclusione dei tre gradi di giudizio, la prescrizione è già prevista per febbraio 2012 quindi questo provvedimento non tocca i processi del Premier“.
E’ giunto al termine anche l’iter per la formulazione del parere non vincolante sull’opportunità di sollevare il coflitto di attribuzioni fra poteri dello Stato nei confronti della Procura di Milano.
La maggioranza aveva infatti chiesto al Presidente Fini di calendarizzare il voto sulla questione, ma il titolare dello scranno più alto di Montecitorio aveva ritenuto opportuno richiedere un parere preventivo alla Giunta per le autorizzazioni.
Le ultime audizioni si sono svolte proprio ieri ed è previsto per oggi il voto.
Anche in questo caso l’esito appare scontato.