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Lampedusa emergenza immigrati: allarme Save the Children

Published by
Tiziana Cazziero

Lampedusa è al collasso. I numerosi sbarchi degli immigrati delle ultime settimane hanno ridotto l’isola siciliana allo stremo. E’ stato registrato perfino un numero d’immigrati nettamente superiore al numero dei residenti. Sono circa 6 mila le anime giunte dal nord Africa, scappate alla ricerca di una vita dignitosamente migliore.

Purtroppo queste cifre sono destinate ad aumentare, vista la mole di sbarchi e d’imbarcazioni che si registrano in continuo arrivo. Il centro di accoglienza di Lampedusa può ospitare 850 immigrati: attualmente ne sono presenti 2000, le donne e i bambini presenti sono stati affidati ad un’altra struttura, e il numero in esubero è costretto a ritrovarsi e a rifugiarsi nella banchina del porto.

Dormono a terra, ammassati gli uni con gli altri, per non parlare delle condizioni igienico sanitarie letteralmente assenti. Non hanno l’acqua per lavarsi e i servizi per i bisogni fisiologici, una condizione che sta mandando nel caos, non solo le vite degli immigrati, ma anche la vita degli abitanti dell’isola che sono quasi diventati ospiti a casa propria.

Bernardino De Rubies, il sindaco dell’isola, ha lanciato un appello, principalmente all’Europa che ritiene al momento assente, affermando : “Lampedusa sia svuotata entro 48 ore perché non riusciamo più a garantire ordine pubblico, sicurezza e igiene e non possiamo consentire l’arrivo di altre imbarcazioni”

Nel frattempo la nave della marina italiana, la famosa San Marco, è giunta a Lampedusa per imbarcare circa 600 immigrati che saranno portati in Sicilia e condotti nel luogo designato dal Ministero della Difesa. La nave sbarcherà a Catania e i profughi saranno trasferiti al Villaggio Mineo in provincia di Catania.

Nel frattempo tuona l’allarme di Save Children per i minori che vivono in maniera disagiata e assolutamente inadatta a loro. Raffaella Milano, la responsabile dei programmi Italia Europa, si esprime a proposito della struttura che li accoglie, l’area marina protetta, asserendo che la ritiene del tutto inadeguata per le loro esigenze e richiede un immediato trasferimento, soprattutto in previsione del fatto che con i nuovi sbarchi in arrivo la situazione sarà ancora più critica.

Ieri anche il Ministro dell’Interno Roberto Maroni ha invitato i presidenti delle Regioni a farsi carico degli immigrati che nei prossimi giorni potrebbero anche arrivare a raggiungere un numero di 50 mila unità. La Sicilia prevede un’area di assegnazione agli immigrati, ma nei prossimi giorni le regioni che hanno dato la loro disponibilità, potrebbero presto partecipare alla suddivisione degli immigrati.

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Tiziana Cazziero