La prima parte dell’intervista è stata incentrata però sul rapporto con Berlusconi. Alla richiesta di un giudizio sugli ultimi 15 anni di destra, Italo Bocchino ha risposto senza mezzi termini: “Berlusconi ha portato nella nostra politica una ventata d’aria fresca. La sua discesa in campo ha aiutato tutta la classe politica italiana, con la promozione del bipolarismo e lo sdoganamento del fascismo come unico valore della destra. Tuttavia, a chi ci rimprovera di averlo lasciato troppo tardi, debbo rispondere che solo la convivenza in un unico partito ci ha permesso di scorgere quei difetti che hanno portato alla scissione“.
Si è passati quindi alla parte costruttiva: “Ora noi sosteniamo una nuova idea di destra. Siamo per la nazione, per la legalità e la meritocrazia. Nazione per noi significa non cedere alle richieste esagerate della Lega, legalità significa lotta senza quartiere alla mafia, mentre per meritocrazia intendiamo un sistema opposto a quello delle varie Ruby e Minetti“.
Sul suo passato invece, in particolare sui trascorsi di militanza neo-fascista, il giudizio è stato netto: “Io mi sento anti-fascista. Quel sistema è fallito ed anzi, è un fardello che abbiamo portato con noi fin troppo a lungo, finendo per inquinare i valori di una “destra normale”. Negli altri Paesi sono stati più fortunati ed è per questo che oggi rischiamo di cedere al populismo”
Fazio gli ha ricordato le voci che negli ultimi giorni hanno riguardato una sua presunta relazione con Mara Carfagna ma soprattutto l’ammissione di sua moglie che, al settimanale Vanity Fair ha dichiarato di essere stata per molto tempo a conoscenza della loro storia.