Nella residenza romana del presidente del Consiglio si sono ritrovati il ministro della Difesa Ignazio La Russa, quello della Giustizia Angelino Alfano, delle Infrastrutture Altero Matteoli, dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, del Turismo Michela Vittoria Brambilla e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Cipe Gianfranco Miccichè, oltre naturalmente al capo del Viminale Roberto Maroni.
“Sarà un intervento di compensazione e di rilancio, per ridare vita a Lampedusa e al turismo, unica risorsa economica del territorio” – ha dichiarato Miccichè che ha poi aggiunto: “Il presidente Berlusconi è fortemente convinto di volersi spendere per Lampedusa e il ministro dell’Economia sta valutando i costi delle misure necessarie“.
Alterne le risposte del mondo politico. Se per Raffaele Lombardo, Presidente della Regione Sicilia, il piano rappresenta “un punto di partenza che, anche se tardivo, col contributo di tutti potrebbe salvare il salvabile“, per Pierluigi Bersani, segretario del Pd: “Questo paese non ha governo, Berlusconi non sa più cosa fare, vuole solo resistere; dal 14 dicembre quando Berlusconi se la cavò acquistando qualche deputato la scossa economica è finita in un comunicato, la politica energetica è franata, un pezzo di industria nazionale ha cambiato bandiera e se ne ‘e andata via“.
Nella mattinata di oggi quindi inizieranno le manovre del Governo. La prima sarà l’arrivo delle navi che porteranno via i clandestini assiepati da giorni in tutta l’isola, la seconda sarà invece la visita del Presidente del Consiglio che incontrerà gli esponenti politici del territorio.