Più cauta la posizione del Terzo Polo e di Veltroni: “Il paese sta andando a rotoli, il governo non decide nulla” – sono state le parole dell’ex segretario del Pd che ha poi proseguito: “nello scenario attuale, con la guerra in Libia, l’inflazione e la grave crisi del Portogallo e Grecia, il voto non sarebbe una scelta giusta per il paese“.
Per Fabrizio Granata – uno dei cosiddetti “falchi” di Fli – è una questione di responsabilità istituzionale: “Il premier Berlusconi abbia un sussulto di responsabilità, faccia un passo indietro e si vada al più presto al voto. Solo così si potrà superare il clima di scontro che ha coinvolto le istituzioni. Quanto è avvenuto negli ultimi giorni in Parlamento è di una gravità senza precedenti nella storia della Repubblica. Mentre è in corso una guerra a due passi dai nostri confini e una massa di rifugiati sconvolge la vita di Lampedusa, Pdl e Lega non trovano di meglio da fare che tornare ad occupare il Parlamento con i problemi giudiziari del Premier. Per costoro la sola emergenza dell’Italia è rappresentata dalla necessità di salvare Berlusconi dai processi“.
Dando però uno sguardo ai numeri, sembra che le richieste dell’opposizione faticheranno a trovare interlocutori nell’attuale maggioranza.
Dopo la formazione del Movimento dei Responsabili infatti, Berlusconi punta ad ottenere almeno 330 deputati e comunque, già allo stato attuale, non c’è una compagine parlamentare in grado di sfiduciare il Governo.
Dal canto suo, la maggioranza risponde con il neo Ministro Saverio Romano, esponente del Movimento dei Responsabili: “Ora che il governo ha numeri più consistenti e una maggioranza più forte e più ampia, non ha alcun senso che Casini e Bersani sparino contro il quartier generale sperando nel voto. Questa legislatura deve terminare a scadenza naturale“.