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Portal 2

Published by
Nicola Forte

Uno dei puzzle-game più geniali in circolazione questo Portal 2 prodotto dal Team Valve, già sviluppatore del primo Portal, e distribuito da Eletronic Arts. Il team ha ufficialmente superato la prova più difficile: riuscire a dare un seguito con la stessa freschezza e genialità del primo episodio che milioni di fan aspettavano da tempo e non credevano di poter vedere sugli scaffali dei maggiori distributori di videogame. Per chi non avesse mai sentito parlare di Portal, deve sapere che questo titolo pur basandosi sui classici  tasti di un FPS sfrutta la possibilità di sparare portali non per uccidere e massacrare orde di nemici ma per un fine molto meno beligeroso: fuggire. La peculiarità di questi portali è infatti quella di essere intercomunicanti, vale a dire che entrando in uno si uscirà direttamente dall’altro, ovunque questo sia posizionato, potremo sfruttare quindi quest’ultimi per cercare di raggiungere l’uscita di ogni livello, mediamente celata dietro grate apparentemente insormontabili o posizionata su piattaforme a prima vista irraggiungibili. Questo semplice presupposto da vita a tutta una serie di possibilità che metteranno a dura prova le meningi di qualsiasi player.

Nei panni di Chell potremo del vero e proprio seguito di Portal. Nonostante la sconfitta di GLaDOS,  nuovamente prigionieri dell’Aperture Science, saremo  impossibilitati a fuggire per la seconda volta. Dopo un paio di test psicomotori per verificare la nostra capacità di comprensione , verremo mandati a letto. La cosa strana di tutto ciò è che saremo svegliati dallo strambo robot Wheatley: la stanza è la stessa ma è molto più mal’andata. Il nostro amico ci offrirà una via di fuga ma tutti i piani verranno meno quando scopriremo di essere all’interno di un modulo di contenimento standard sospeso a centinaia di metri dal suolo, in compagnia di migliaia di strutture similari, i cui occupanti risultano inspiegabilmente dispersi.

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Nicola Forte