In materia di Fisco nel nostro Paese, a carico delle imprese, occorre combattere l’accanimento ispettivo, e per questo è necessario un coordinamento. Questo è quanto, tra l’altro, ha dichiarato nei giorni scorsi Giorgio Guerrini, Presidente della Confartigianato, nell’accogliere positivamente la recente posizione del Ministro all’Economia, Giulio Tremonti, riguardo alla necessità di alleggerire la burocrazia fiscale. In merito proprio il Presidente Guerrini ha posto all’attenzione il fatto che annualmente le piccole e medie imprese spendono in burocrazia la bellezza di 2,7 miliardi di euro solo per assolvere a quelli che sono i quattro adempimenti fiscali più comuni, ovverosia il modello 770, la comunicazione annuale IVA, nonché la dichiarazione e le richieste di rimborso sull’imposta sul valore aggiunto.
Questi costi burocratici esorbitanti secondo il Presidente dell’Associazione degli artigiani sono causati da un accanimento di natura ispettiva che risulta essere alimentato, a carico degli imprenditori, da una vera e propria cultura del sospetto con la conseguenza di un inasprimento della complessità burocratica.
Per questo, ha aggiunto Giorgio Guerrini, serve un coordinamento al fine di “evitare agli imprenditori il “supplizio” dei reiterati controlli a tempi ravvicinati, quando addirittura non sovrapposti“, così come serve “sfoltire la mole di norme e adempimenti che si sono stratificati nel tempo“.