I tedeschi, però, si starebbero già preparando all’appuntamento, secondo quanto riferisce il quotidiano tedesco “Der Spiegel”, che sostiene che il governo di Berlino vorrebbe chiedere due poltrone importanti, in chiave di controllo della politica sul sistema finanziario, in cambio del suo via libera al candidato italiano.
Le due poltrone in questione sarebbero quella che lo stesso Mario Draghi, ad oggi, esercita, nella sua funzione di Presidente del Financial and Stability Board, ossia l’organismo incarito di ricercare soluzioni per la salvaguardia della stabilità finanziaria, e la presidenza della Commissione economica e finanziaria della UE, che ha il compito di preparare i vertici dell’Ecofin e dell’Eurogruppo.
Alla prima poltrona andrebbe, su proposta di Berlino, Jens Weidmann, attuale governatore della Bundesbank, dopo le recentissime dimissioni di Axel Weber, mentre alla Commissione economica della UE dovrebbe andare Joerg Asmussen, attuale sottosegretario alle Finanze del governo federale.
Lo stesso fatto che la Germania prepari a piazzare i suoi uomini in posizioni di “consolazione” è un buon segnale per le chances di Draghi di diventare governatore della BCE.