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Ucciso Bin Laden, ecco cosa cambia

Published by
Giuseppe Timpone

L’annuncio è stato dato dallo stesso Presidente degli USA, Barack Obama, che ha confermato che il ricercato numero uno al mondo, Osama Bin Laden, nel mirino delle forze USA, per gli attentati alle Torri Gemelle e negli USA dell’11 settembre, oltre che per altri numerosi attentatti nel mondo, è stato ucciso in un blitz in Pakistan che la stessa Casa Bianca ha autorizzato. Obama ha anche affermato che non ci sono state vittime civili e che il suo corpo è stato già prelevato dalle forze americane, aggiungendo che questo dovrebbe essere un giorno di gioia per quanti abbiano a cuore nel mondo la libertà e la dignità umana e che questo gesto tramanderà ai posteri la grandezza e la tenacia del popolo americano. Ricercato da 10 anni, da quando l’11 settembre 2001 aveva fatto dirottare quattro aerei su New York e Washington, colpendo le Torri Gemelle e il Pentagono, Bin Laden era capo di una rete terroristica internazionale, denominata “Al Qaida”, appunto, “la rete”, in arabo.

L’uccisione del numero uno del terrorismo internazionale non è qualcosa che non avrà conseguenze; due saranno gli effetti più dirompenti: il primo di politica interna americana e il secondo sullo scenario internazionale.

All’interno degli USA, il corpo di Bin Laden potrà essere portato in trionfo da Obama, in vista delle presidenziali del 2012, che si preannunciano più difficili del previsto per l’inquilino della Casa Bianca, a causa del crollo verticale di popolarità che lo ha colpito da diversi mesi. Con questo blitz, Obama potrà mostrare agli americani il volto di un uomo di polso,  in grado di eliminare l’uomo più odiato in America e forse nel mondo. Sarà ora più difficile per i Repubblicani attaccare Obama, quale non rappresentante degli interessi degli americani; sebbene il merito sia suo solo in parte, dovendo dare atto anche al suo predecessore George W. Bush di avere perseverato nella ricerca del capo di Al Qaida, nonchè alle forze speciali USA, è chiaro che il Presidente Obama cercherà di capitalizzare il successo, in chiave di consenso.

Quanto agli effetti sul piano dei rapporti internazionali, soprattutto riguardo al futuro della costellazione terroristica di Bin Laden, il contraccolpo più immediato potrebbe essere una serie di attacchi di ritorsione, da parte degli orfani del capo, sebbene l’eliminazione dell’uomo che ha finanziato con anima e denari il terrorismo internazionale per un paio di decenni, potrebbe nel medio-lungo termine portare a una sorta di lento e inesorabile declino della rete di Al Qaida, con il venire meno, forse, delle azioni più cruente nel contesto del mondo arabo, in particolare.

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Giuseppe Timpone