Stesse smentite dalla Francia, mentre in Germania, il quotidiano “Der Spiegel online” continua a confermare la voce, per cui Atene starebbe abbandonando l’Eurozona.
Si ritorna ai momenti drammatici di un anno fa esatto, quando si temeva la fine dell’euro e il caos dell’economia europea. Poi i fatti sono andati diversamente e la moneta unica si è rafforzata negli ultimi mesi, fino a sfiorare quota 1,50 contro il dollaro. Eppure, ieri, la notizia sulla Grecia ha fatto perdere parecchio terreno alla valuta europea, che è scesa fino a 1,4350 contro il biglietto verde, un deprezzamento che era impensabile fino a poche sedute fa.
E ripercussioni se ne sono avute anche sui titoli europei, soprattutto italiani e spagnoli, che hanno visto crescere il loro differenziale sui decennali tedeschi, portatosi rispettivamente a 162 punti base e 205 punti base.
Le smentite non basteranno a ristabilire un clima di fiducia attorno ai periferici e alla moneta unica. Il timore degli investitori è che queste voci altro non siano che il preludio dell’annuncio di un default greco, dalle conseguenze catastrofiche per tutta l’Eurozona.
Ma i tedeschi, che pure sono i più esposti con le loro banche verso Atene, sembrano ormai caldeggiare questa possibilità, non vedendo altra soluzione al caos di Atene, nè sarebbero disponibili a intervenire nuovamente a salvarli.