Il professor Roberto Sandulli, biologo marino dell’Università Partenope di Napoli, esaminando le foto scattate dai subacquei, ha affermato che si tratterebbe di una grande teca ovarica di calamaro, contenente migliaia di uova. La sfera si presenta trasparente e gelatinosa, attraversata da un condotto scuro che si allarga all’estremità inferiore e superiore. È la prima volta che in Italia si fa una scoperta del genere; una cosa simile era stata osservata in Croazia, Norvegia e Nuova Zelanda.
È ancora aperto il dibattito per stabilire a quale specie di calamaro appartenga l’”uovo”. In Italia sono 26 le specie di calamari e totani conosciuti; secondo i biologi marini la teca ovarica dovrebbe appartenere ad un calamaro della famiglia degli Ommastrefidi; questo gruppo è presente nel Mediterraneo con 4 specie diverse, chiamate tutte comunemente con il nome di totano. Altri esperti, però, sostengono che la sfera gelatinosa apparterrebbe ad una specie sconosciuta ai nostri mari, il Notodarus gouldi.
Questa scoperta ha confermato l’esistenza di una grande biodiversità nell’area marina protetta di Punta della Campanella, che è importante proteggere e preservare.