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Categorie: News

Attentato in Pakistan: vendetta dei talebani per Bin Laden

Published by
Bruno De Santis

Ottantasette morti e oltre 100 feriti: è il tragico bilancio del doppio attentato realizzato oggi dai telebani a Shabqadar, a circa 35 chilometri da Peshawar, nel nordovest del Pakistan. Un bilancio che purtroppo sembra destinato a salire con molti feriti che versano in condizioni gravi. A rivendicare il doppio attacco è stata la Tehrik-i-Taliban Pakistan (Ttp), una delle più importanti organizzazione clandestine islamiche pachistane, guidata da Baitullah Mehsud, alleata di Al Qaeda. L’attentato, il primo dal 2 maggio, giorno in cui è stato ucciso Bin Laden, sembra confermare il timore di una possibile serie di attacchi dopo il blitz di Abbottabad e che, con l’uccisione del suo leader, non si è messo fino alla violenza di Al Qaeda

L’ATTACCO – L’attentato, secondo una prima ricostruzione, si è verificato all’ingresso dell’edificio delle Guardie di frontiera. Due le esplosioni, molto ravvicinate tra di loro: la prima è stata causata da un attentatore suicida in motocicletta che si è andato a schiantare contro l’ingresso dell’edificio dal quale stavano uscendo le reclute pronte a salire su alcuni autobus per usufruire di un periodo di congedo. Dopo alcuni momenti c’è stata una seconda esplosione la cui dinamica è ancora da chiarire.

LA RIVENDICAZIONE – Poco dopo l’attentato è arrivata ad una agenzia di stampa internazionale la telefonata di rivendicazione del gruppo Tehrik-i-Taliban Pakistan in cui si annunciava che l’attacco è stato sferrato per vendicare il martirio di Osama bin Laden e le atrocità commesse dalle forze pakistane nelle aree tribali. Ehsanullah Ehsan, portavoce dell’organizzazione terroristica, ha annunciato all’agenzia stampa Dpa ulteriori attacchi alle forze armate pakistane: “Diciamo alla gente che non dovrebbe permettere ai propri figli di entrare nelle forze armate e in quelle paramilitari perché stiamo pianificando altri attacchi. Presto vedrete attacchi, se possibile, ancora peggiori contro le forze di sicurezza che si sono alleate con gli americani”.

Secondo quanto riporta il New York Times però alcuni funzionari di polizia pakistana non sono convinti che l’attacco sia stato effettivamente effettuato dai talebani in Pakistan e ritengono possibile che sia un’azione condotta da un gruppo scissionista dei talebani, guidati da Umar Khalid, che sta combattendo l’esercito nella regione di Mohmand.

 

 

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Bruno De Santis