Partono fortissimo i blucerchiati, che sono consapevoli di dover vincere a tutti i costi e vanno vicini al vantaggio con un tiro di Tissone che finisce di un soffio a lato. Il più ispirato della Samp è sicuramente Biabiany, imprendibile sulla fascia destra ma non altrettanto bravo a crossare o andare al tiro. Alla mezz’ora del primo tempo Guberti mette un pallone basso per Maccarone che in qualche modo riesce a servire Pozzi alle spalle della difesa per il facile tap-in dell’1-0. L’arbitro Mazzoleni, su segnalazione del suo assistente, annulla il gol per un fuorigioco che non c’è e scatena le ire di Pozzi e compagni. Nel recupero del primo tempo arriva però la mazzata, con Miccoli che batte in diagonale Da Costa, facendo ammutolire Marassi.
La Samp però non si arrende e comincia la ripresa con il coltello tra i denti, trovando il pareggio 5 minuti, grazie ad un colpo di testa di Biabiany, che stacca più alto del portiere avversario Benussi, forse contrastandolo in modo irregolare ma l’arbitro concede il gol. Da qui in poi i blucerchiati cominciano a spegnersi pian piano, anche a causa del contemporaneo vantaggio del Lecce a Bari e nel finale il Palermo mette la parola fine alla partita, con il gol di Pinilla in contropiede per l’1-2 finale.