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Tecnologia e salute non vanno d’accordo

Published by
Alessio Fasano

Quello che state per leggere in questo articolo non è una novità assoluta, in quanto è una cosa risaputa da tempo che la tecnologia aumenta la sedentarietà, una delle principali cause di problemi di salute, tra cui l’obesità ed i problemi cardiovascolari e diabetici ad essa collegata.
Di recente ci sono stati studi medici che hanno confermato il fatto che chi lavora davanti ad una scrivania per più di 6 ore al giorno ha il 20% di probabilità di morte in più rispetto a chi fa un lavoro più “fisico” che “mentale”.

Ovviamente, sono dati che si potevano immaginare, anche se bisogna ammettere che la percentuale è comunque poco attendibile, visto che il lavoro sedentario, abbinato magari ad una attività fisica del tutto inesistente, ad una alimentazione non adeguata, al consumo smodato di alcolici e sigarette ucciderebbe chiunque.

Di sicuro dunque, il lavoro sedentario non ci aiuterà a vivere 100 anni. Certo, in questo periodo di crisi, chi ha un lavoro se lo tiene stretto, quindi se il vostro lavoro vi obbliga alla scrivania per molte ore, bisogna usare alcuni accorgimenti: il primo è quello di alzarsi spesso dalla sedia e comunque di non restare proprio immobili su di essa. Poi bisognerebbe avere un’ attività fisica adeguata al numero di ore che si passa seduti.

Poi ci sono dei classici espedienti: usare l’auto il meno possibile, fare le scale e magari una corsa. Infine, se dopo che siete stati 8 ore davanti alla scrivania, siete abituati ad accendere il PC di casa vostra e collegarvi a Facebook o ad accendere il televisore, è ora di cambiare rotta: quella attuale vi espone a rischi eccessivi.

Published by
Alessio Fasano