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Berlusconi conferma, sì a primarie del PDL

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Giuseppe Timpone

E’ ufficiale: le primarie nel PDL per la scelta dei candidati si faranno. Parola di Silvio Berlusconi. Intervistato a “Mattino Cinque”, il premier ha così confermato le voci che da molti giorni lo davano sempre più convinto dello strumento, al fine di meglio selezionare i candidati agli appuntamenti elettorali. Ammette infatti il premier che la sconfitta a queste amministrative sarebbe dovuta anche alla scelta sbagliata dei candidati, ma il ruolo della disinformazione dei media sarebbe stato determinante. Avanti, quindi, con le primarie nel PDL, purchè vengano rese garanzie che coloro che andranno a votare siano elettori del centro-destra e non infiltrati della sinistra. Dopo il placet di Berlusconi, dunque, cadrebbe qualsiasi ostacolo alla celebrazione di questo tipo di appuntamento elettorale, per cui tra qualche mese potremmo assistere alla scelta diretta della base dei candidati del centro-destra.

E’ evidente come l’appuntamento più atteso sarebbe tra non meno di un anno e mezzo, quando gli elettori sarebbero chiamati a scegliere il candidato premier per il PDL.

La batosta delle amministrative non è perciò stata inutile. Lo si era detto subito dopo il lunedì nero per il centro-destra: se quel risultato avesse implicato una svolta nella vita interna al partito, con nuovi uomini e nuovi metodi di selezione della classe politica, il tutto non sarebbe stato inutile, perchè da tempo era evidente ai più che il PDL avesse bisogno di un rinvigorente, non certo di crogiolarsi di un’ennesima vittoria, che lo avrebbe fatto chiudere ancora di più in un castello dorato.

Dopo la scelta di istituire una segreteria politica nazionale, mettendovi a capo Angelino Alfano, la scelta delle primarie segna il secondo punto di svolta. Sarà interessante, a questo punto, verificare se sia possibile che il PDL apra le porte anche alla sfida con candidati non propriamente interni al partito, magari a qualche centrista o a esponenti de La Destra, che avrebbe il senso di un tonificante per tutta la coalizione.

Da qui ai prossimi mesi non sono previsti appuntamenti elettorali, per cui il partito del premier avrebbe tutto il tempo di studiare le regole per celebrare le primarie, magari istituendo quel registro voluto da Berlusconi in cui dovrebbero essere iscritti tutti coloro che si considerano elettori del centro-destra, evitando le farse delle primarie del centro-sinistra.

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Giuseppe Timpone