Questi presunti interventi della mafia nello scandalo delle scommesse derivano da un’informativa della polizia del giugno scorso, dove si parlava di una «struttura associativa capeggiata da Eduardo Fabbricino» situata «nel lotto G di Scampia», che gestisce per conto di un clan mafioso, gli Scissionisti, un traffico di stupefacenti e, inoltre, un giro di scommesse. Nell’ informativa si parlava anche dell’avvistamento del giocatore Mario Balotelli proprio a Scampia. Porseguendo nelle indagini i carabinieri hanno scoperto il «coinvolgimento nel mondo delle scommesse clandestine, e quindi di partite truccate, di diverse squadre di calcio di serie semi professionistiche le quali, attraverso la complicità di alcuni calciatori e procuratori legali comunicavano al clan degli Scissionisti l’esito della partita (c.d. partite truccate) onde consentire ad alcuni elementi di spicco del clan di puntare ingenti somme di denaro». I carabinieri hanno individuato le squadre coinvolte: «Dalle intercettazioni risultano coinvolte nel giro di partite truccate Modena, Ancona, Crotone, Salernitana, Real Marcianise e Andria». Nell’informativa si aggiunge che dai riscontri effettuati emergono «oggettivi elementi di riscontro».
Le indagini però si stanno concentrando intorno ad un incontro in particolare di serie A, cioè Napoli-Parma del 19 Aprile 2010, giocata al San Paolo. Nell’informativa si legge: «Questa pg (polizia giudiziaria, ndr) veniva a conoscenza del fatto che in occasione della partita molte persone riconducibili ai clan Lo Russo e degli Scissionisti, durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo abbiano effettuato svariate scommesse con puntate piuttosto elevate sulla vittoria del Parma». I carabinieri aggiungono poi: «Non si può trascurare il fatto che effettivamente detta partita sia terminata sul risultato di 2 a 3 in favore del Parma».