Importanti le caratteristiche delle fotografie: non vi è sofferenza umana immortalata direttamente, ma le tracce di un quotidiano distrutto dal sisma e riportato alla memoria dagli oggetti che lo rappresentano. Solo in una immagine c’è una donna, rappresentata in un viaggio senza meta con un carrello della spesa.
Questo il messaggio di Emiliano Iatosti: “…la ricerca della quotidianità, dell’empatia di persone, cittadini e amici che quel giorno erano lì a vivere quell’evento. Non attraverso la rappresentazione della loro sofferenza si capisce cosa è successo quella notte, ma attraverso ciò che gli oggetti raccontano di loro. Oggetti che, sempre sottovalutati, raccontano di una vita, di una storia, di un lunedì, che avrebbe potuto essere il nostro…”
Emiliano Iatosti è nato a Roma, il 4 agosto 1981. Si è diplomato al liceo classico e poi si dedicato a studi umanistici e letterali con particolare attenzione alle arti figurative. Dopo aver lavorato come fotografo per importanti compagnie turistiche, ha cominciato ad operare come freelance e viaggiato per tutta l’Europa. Nel marzo 2008 si è invece recato in India, dove ha realizzato la sua prima foto-inchiesta. Nel giugno 2009 ha realizzato l’importante reportage da L’Aquila, pubblicato tra gli altri da “La Repubblica” e “L’Unità”.