Tutto inizia nel 2009 quando il marchio De Tomaso venne messo in vendita e successivamente viene comprato dalla Innovation in Auto Industry S.p.A. dell’imprenditore torinese Gian Mario Rossignolo. Il suo arrivo in casa De Tomaso ha ovviamente dato fiducia ad un gruppo finanziario ridotto in cattive condizioni. Nel 2011, inizia il piano di rilancio del marchio grazie alla produzione di 8.000 auto: 3.000 Suv, 3.000 limousine e 2.000 coupé. Successivamente De Tomaso lancia il crossover De Tomaso Deauville. Ed entro fine anno dovrebbe arrivare la nuova Pantera.
Tanti bei progetti, ma al lato pratico, quello che conta di più è quello di pagare i propri debiti, che in questo caso sono 5 mesi di stipendi arretrati dei 980 lavoratori. Inutile dire che la tensione sale alle stelle, visto che i progetti non stanno dando esiti positivi al marchio, gli operai non vengono pagati e tutti i bei progetti sbandierati da Rossignolo non stanno dando risultati.
Bisogna dire che Gianluca Rossignolo, responsabile marketing De Tomaso ha trovato una spiegazione ai fatti incresciosi, o meglio l’avrebbe voluta trovare accusando la Regione Piemonte di non avere erogato 11 milioni di euro. La Regione ovviamente nega tutto. C’è un solo lato positivo in questo vicenda: un socio indiano sarebbe pronto ad investire 100 milioni di euro. Speriamo bene!