Fra le prime appare la gestione del multi-touch che permetterà altre azioni come lo swipe e il pinch come si attuano sull’iPhone. E’ stata integrata una pagina definita LaunchPad che riassume tutte le applicazione e la funzionalità Resume che permetterà di ritrovare le apps nello stato in cui erano rimaste quando l’avevate chiuse.
Non si possono non citare l’Auto save che servirà per coloro che spesso si dimenticavano di salvare perdendo il loro lavoro ed AirDrop che consente di inviare contenuti alle postazioni Mac vicine tramite wireless.
Molti vorranno questo nuovo sistema operativo, ma non tutti coloro che posseggono un computer Mac potranno averlo. Difatti, sono state escluse molte versioni soprattutto quelle fabbricate prima del 2007 come iMac, Mac mini, parte dei Macbook Pro ed altri.
Questa esclusione è dovuta all’impossibilità dei processori passati di gestire a pieno il sistema a 64bit. In questo modo si tratterebbe di un OS non retroattivo, al contrario di Snow Leopard, i requisiti necessari per supportare a pieno Lion segnalano l’utilizzo dei processori Intel Core 2 Duo, Core i3, Core i5, Core i7 e Xeon.
On line, però, già è apparso qualche trucco per aggirare questo blocco, il tutto comunque è ancora definire. Si attendono aggiornamenti prima dell’ufficiale lancio sul mercato.