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Castelvolturno, ritrovata morta bimba ghanese scomparsa

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Bruno De Santis

castelvolturnocastelvolturnoÈ stato ritrovato senza vita in un canale dei Regi Lagni, nel comune di Castel Volturno (Caserta), il corpo della piccola Mary, 7 anni, la cui scomparsa era stata denunciata poche ore prima della madre. La polizia ha fermato un uomo, di nazionalità ghanese che ha confessato di aver picchiato, ucciso e poi gettato nel lago la bimba. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che l’uomo, che soffriva di problemi psichici, abbia agito in preda ad un raptus; all’origine di tutto potrebbe esserci stato un diverbio tra il presunto assassino e la madre della bambina. Poco dopo la lite, l’uomo avrebbe sequestrato la piccola, poi l’avrebbe picchiata ed infine gettata nel lago dove è stata ritrovata. Il presunto assassino una volta individuato dalla polizia ha anche provato ad aggredire gli agenti.

A recuperare il corpo della piccola Mary sono stati alcuni cittadini africani che si sono tuffati nel lago e hanno riportato a riva il corpo esanime della bambina. Momenti di forte tensione si sono verificati quando le autorità hanno disposto il trasporto in obitorio del piccolo corpicino: i connazionali della vittima non volevano restituire il corpo e alcuni di loro hanno preso a pugni le fiancate dell’ambulanza. Proprio per evitare una possibile degenerazione della situazione, molti parenti della vittima si erano radunati al commissariato dove era detenuto il presunto assassino, è stato disposto il suo trasferimento alla Questura di Caserta. Ed è alta la rabbia tra i tanti cittadini ghanesi che vivono a Castelvolturno e che hanno più volte denunciato la pericolosità della loro connazionale: nessuno, ora accusano, ha fatto niente per evitare quella che è una tragedia annunciata.

E intanto fa sentire la sua voce anche Antonio Scalzone, il sindaco della cittadina in provincia di Caserta; il primo cittadino teme che la triste vicenda della piccola Mary possa divenire il pretesto per un’innalzamento della tensione: “Abbiamo 25mila abitanti, di cui 10-15 extracomunitari, regolari e non. Qui – le dichiarazioni di Scalzone riportate dal TgCom – può scoppiare una rivolta: già in passato gli immigrati sono scesi in piazza e hanno distrutto tutto. Ora visto le condizioni in cui vivono e che hanno causato questa tragedia potrebbe succedere di nuovo. E anche gli italiani sono ormai al limite della sopportazione”.

 

 

 

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Bruno De Santis