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A Barcellona violenze degli “indignados” e socialisti li scaricano

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Giuseppe Timpone

Una Barcellona in stato di assedio si è avuta ieri, in Spagna, a causa delle violenti proteste di circa 2000 cosiddetti “indignados” che da settimane occupano le piazze principali iberiche, in segno di indignazione contro la politica nazionale e locale. Gli indignati si erano fatti sentire prima delle elezioni amministrative di tre settimane fa, quando i socialisti del premier Luis Zapatero avevano subito la più grande sconfitta nella loro storia post-franchista, perdendo quasi tutte le regioni in cui si è votato, così come roccheforti storiche come Barcellona, Siviglia. In termini elettorali, gli indignati non hanno pesato nemmeno lo zero percento, se è vero che gli esiti delle amministrative sono stati esattamente uguali alle previsioni, con un’avanzata spettacolare dei popolari di Rajoy. Ma pensando che la protesta anti-politica “tout court” degli indignados avrebbe potuto favorire la sinistra del partito, i socialisti li avevano un pò coccolati, sebbene fossero loro principalmente oggetto delle invettive dei manifestanti, essendo al governo di Madrid.

E così, prima delle amministrative, si erano mostrati piuttosto comprensivi verso le migliaia di giovani che per giorni avevano montato le tende a Plaza del Sol, con slogan contro tutta la politica e i suoi partiti, indistintamente.

Ma ieri più di qualcosa si è rotto nel rapporto tra la stampa di sinistra e i socialisti da una parte e gli indignati dall’altra. Circa duemila manifestanti hanno assediato il Parlamento di Barcellona, in cui era prevista una seduta dei nuovi deputati regionali, eletti pochi giorni fa. E’ stato però impedito loro di entrare e sono stati fatti oggetto di sputi, insulti, spintoni e urla. Persino un deputato non vedente ha subito aggressioni fisiche e sputi, mentre a due ex ministri della precedente amministrazione socialista è stata spruzzata della vernice addosso.

La nuova amministrazione regionale, guidata dal partito nazionalista moderato di Mas, ha mostrato il pugno duro, annunciando che la polizia avrebbe avuto pieni poteri di intervento, poichè era stata violata la linea rossa, oltre la quale i manifestanti non si sarebbero potuti spingere.

Ma anche i deputati socialisti hanno preso nettamente le distanze dagli indignados e il quotidiano di sinistra “El Pais” ha definito le loro azioni di ieri una deriva anti-democratica.

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Giuseppe Timpone