Nonostante siano già in atto sforzi concreti per risanare i deficit dei Paesi dell’Eurozona, con risultati già evidenti quest’anno, l’Eurotower non fà mistero che l’obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2014, per quanto irrinunciabile, non è al momento vicino. Per questo, prendendo spunto dalle misure sostenute dai governi nazionali e inviate a Bruxelles, la BCE chiede ad alcuni Paesi, tra cui l’Italia, di meglio specificare quali siano le misure del biennio 2013-2014. L’Italia ha concordato con la Commissione UE il raggiungimento del pareggio di bilancio o del quasi pareggio entro il 2014, ma non sarebbero ancora chiari gli importi complessivi per il 2,3% del pil.
In sostanza, la banca centrale ha chiaro il piano di risanamento del governo italiano, fino al 2012, quando il rapporto deficit/pil dovrebbe attestarsi al 2,7%, quindi, sotto la soglia del 3% prevista dal Patto di Stabilità. Oltre tale data, però, non avrebbe chiaro l’orizzonte di intervento del governo italiano.
Ma la BCE lancia anche l’allarme inflazione per tutta l’Eurozona, con i prezzi che dovrebbero continuare a mostrare una crescita ben oltre il 2% annuo, nei prossimi mesi.
Sul fronte dei rischi sui titoli di stato, si sottolinea che Paesi come Italia, Spagna e Belgio hanno visto oscillare ampiamente, nell’ultimo periodo, il loro rendimento sui decennali, rispetto ai Bund tedeschi, quale conseguenza di un maggiore rischio avvertito sui mercati.