Sono sette gli articoli che Tremonti intende presentare, per ridurre i costi. Si parte con il taglio degli stipendi dei parlamentari, ministri, rappresentanti degli enti locali (sindaci, assessori, presidenti di provincia, consiglieri), i quali dovrebbero essere riportati alla media europea, alla cui vigilanza sarà predisposto il lavoro del presidente dell’Istat. Si prevede una decurtazione media degli emolumenti a tutti i livelli di circa il 30%.
Le auto blu non potranno superare una cilindrata di 1600 e saranno utilizzate fino a dismissione, senza nuovi acquisti, se non per le sole cariche istituzionali più importanti.
Voli di stato. Saranno limitati alle sole quattro prime cariche dello stato (presidente della repubblica, capo del governo e presidenti di Camera e Senato), gli altri potranno chiedere permessi motivati.
Stop a vitalizi e pensioni, ad eccezione del Presidente della Repubblica. La misura vale centinaia di milioni di euro.
Tagli alle dotazioni di Camera e Senato, ancora da quantificare. Basti pensare che la sola Camera dei Deputati ci costa ogni anno 2,3 miliardi di euro.
Election day. Da ora in avanti, le consultazioni elettorali dovranno essere accorpate in un’unica tornata, per evitare dispendi.
Con la speranza che possano trovare attuazione e che non si tratti dell’ennesimo annuncio della speranza.