Subito una dichiarazione forte, per uno che è abituato a fare delle proprie conferenze dei veri e propri teatrini stile “Mourinho”, o meglio, vista l’anagrafe, forse è stato proprio l’allenatore di Setubal a prendere il boemo come fonte d’ispirazione:”Voglio combattere il male del calcio da dentro – ha detto -. Così dovrebbero fare tutti quelli che amano questo sport. Il calcio non è finito. Io voglio lavorare e dimostrare e far capire che si può fare anche calcio pulito in questo Paese”.
Inoltre, il neo-allenatore biancazzurro si è tolto qualche sassolino dalle scarpe puntando il dito contro chi, a suo modo di vedere, non faceva il calcio pulito di cui parla:”Io sono ancora nel calcio e alleno. Lui è fuori, questo vorrà pur dire qualcosa”, ha detto riferendosi a Luciano Moggi, radiato dal calcio appena una settimana fa.
Tremila tifosi hanno accolto festanti il nuovo allenatore del Pescara, auspicandosi il ritorno al calcio spettacolare che divenne il marchio di fabbrica di Zeman:”Voi mi chiedete perché non alleno da tanto nella massima serie? Questo non lo so. Forse a qualcuno sono antipatico. Io però in A ho raggiunto risultati. Ho fatto secondi e terzi posti. Oggi in serie A ci sono allenatori che non hanno fatto quello che ho fatto io, ma allenano”.
E sugli arbitri, il mister abruzzese ha poi dichiarato:“A Foggia l’anno scorso ci sono state cose che non mi sono piaciute. Ma ora penso al Pescara e a far bene in una piazza importante.”