E’ stato poi sottolineato dal Csm come la Corte di giustizia europea non abbia obbligato l’Italia a modificare la legislazione riguardo la disciplina sulla responsabilità dei magistrati, al contrario di quanto è stato sostenuto dai promotori dell’emendamento in questione; l’emendamento istituirebbe in Italia una regolamentazione sui giudici che rappresenterebbe “un inedito nel panorama europeo”.
Nel documento approvato dal plenum del Csm è stato inoltre inserito un riferimento all’articolo 47 della Carta di Nizza. “E’ anomalo e paradossale – ha affermato Lupo – che un adattamento a una legge comunitaria sia invece in contrasto con il diritto dell’Unione europea. Infatti l’articolo 47 della Carta di Nizza impone come garanzia fondamentale l’indipendenza del giudice mentre l’attuale formulazione della norma prevede la responsabilità diretta del giudice senza limiti”. Un voto negativo al parere della maggioranza del Consiglio è stato dato dai membri laici del Pdl: Annibale Marini, Filiberto Palumbo, Bartolomeo Romano e Nicolò Zanon.
Ha parlato anche il vicepresidente Michele Vietti, riguardo il caso papa e l’inchiesta P4. Secondo le accuse Alfonso Papa, deputato del Pdl e magistrato in aspettativa, avrebbe richiesto delle informazioni private sul conto di Vietti, per screditarne la figura. “Rassicuro tutti i colleghi – ha detto Vietti – che mai per mio tramite questa istituzione potrà essere sottoposta a ricatto o intimidazione. Possediamo la forza per rispedire al mittente”.