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Teatrino di governo: dopo il “cretino” Brunetta risponde a Tremonti “stupidità”

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Giuseppe Di Spirito

Il video, riproposto da numerosi “Youtubers”, sta rapidamente scalando le classifiche dei più visti della settimana, forse del mese. Lo scenario più o meno lo conoscono tutti: la conferenza stampa di presentazione della tanto discussa manovra finanziaria con un Renato Brunetta, ministro della Funzione Pubblica, che prende la parola e procede per minuti interminabili a declamare i punti che ritiene importanti, tra cui l’ennesima “bastonata” agli “assenteisti” (o forse semplici malati) del pubblico impiego. Di fianco, poco distante, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti che appare assai insofferente e cerca il “conforto” dei colleghi vicini, riferendosi a Brunetta come ad un “cretino” e uno “scemo“, raccogliendo in particolare il “solidale” commento del collega Maurizio Sacconi, ministro del welfare: “Non lo seguo neppure”.

Il giorno dopo è tutto un versare acqua sul fuoco, ma qualche goccia di benzina è inevitabile: “Non ho capito perché Tremonti poi mi abbia chiesto scusa, forse non si riferiva a me, forse a qualche direttore di giornale” è la replica velenosa di Brunetta verso un inviato de la Repubblica, testata a cui per prima si deve la massiccia diffusione del filmato incriminato. “Io difendevo la manovra, la spiegavo. Le parole di Tremonti sono come quelle tra il vostro direttore e il fondatore del giornale Scalfari”, ha detto ancora il ministro. Ma a parte queste battute, è difficile celare il nervosismo per quello che è stato ormai etichettato come “il vero Tremonti pensiero” da un pò tutti coloro che in queste ore stanno visionando la scena e commentando in rete e su facebook, e tra i più (magari lavoratori precari) vi è un malcelato compiacimento.

Ecco che quindi sia Brunetta che Sacconi stigmatizzano la “violazione della privacy” ad opera dei “fuori onda”. “Sono come intercettazioni illegali“, sbrotta Brunetta, e Sacconi si difende: “L’episodio la dice lunga sul grado di rispetto della privacy da parte di certa informazione. Da parte mia in quel momento non stavo ascoltando la conferenza, ero immerso nella lettura, si vede e si sente chiaramente dal video. Punto”.

In ogni caso, ecco arrivare nel finale di intervista dei piccoli sfoghi di Brunetta, giusto per far comprendere che la questione è tutt’altro che superata: “Tremonti pensa solo ai mercati e non alla gente…e’ una manovra perfetta sui tempi e sui saldi ma e’ stupida nei modi, a me pare che Tremonti cerchi proprio la stupidita’…. se uno porta intelligenza a lui non va bene, ma io non posso fare a meno di essere intelligente… la sua è stata una reazione scomposta e volgare, paradossale, visto che stavo difendendo la sua di manovra. La sua battuta qualifica perfettamente chi l’ha fatta“.

Reazioni di rito dall’opposizione, considerato che stavolta è come sparare sulla croce rossa. Per il capogruppo Idv al Senato, Felice Belisario, si tratta solo di una conferma: “Noi di Italia dei Valori lo avevamo capito da tempo, la maggior parte degli italiani pure, ma ora se lo dicono anche gli stessi ministri tra loro: siamo in mano a un governo di cretini, scemi, matti e psicolabili” e per Antonio Di Pietro “è umiliante vedere lo stato di degrado morale e di sfiducia reciproca che esiste all’interno di questo governo che evidentemente ha come unico collante la poltrona“.

Aldo Di Biagio, deputato Fli, ricorda i disdicevoli attacchi di Brunetta ai precari, ed aggiunge: “Alla conferenza stampa ci hanno deliziato con un vero teatrino di avanspettacolo. Confermano quanto sia attendibile, efficace e produttivo questo governo dell’ultimo scampolo dell’era berlusconiana”.

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Giuseppe Di Spirito