Il+mare+quotidiano%2C+la+fotografia+subacquea+di+Bruce+Mozert
blogliveit
/2011/07/14/il-mare-quotidiano-la-fotografia-subacquea-di-bruce-mozert/amp/
Categorie: Cultura

Il mare quotidiano, la fotografia subacquea di Bruce Mozert

Published by
Chiara Catanese

Il mare sa parlare di calma, di pace, questo lo sappiamo tutti. Siamo giustamente affascinati dallo spazio, dai misteri dell’universo, ma non dobbiamo dimenticare che una scheggia di quello spazio, un frammento di quell’infinito ce l’abbiamo qui sulla nostra Terra: il mare, con le sue profondità vertiginose, con il suo mettere subito in chiaro che le regole le detta lui (sott’acqua ci vai con l’attrezzatura adeguata o dopo un po’ non reggi, troppo in acqua non puoi stare o la tua pelle protesterà…) è la manifestazione più lampante di tutto quello che all’uomo sfugge. E l’uomo ha sempre avuto un rapporto ambivalente con l’azzurra distesa:  timore e attrazione.

I più fortunati tra di noi possono sperimentare un sentimento di fratellanza con il mare, più profondo di chi si limita a concepirlo, in questi giorni di canicola, come un dispensatore di comfort (se correttamente utilizzato): sott’acqua una voce sconosciuta e remota ci parla come di una pace perduta e/o promessa, tanto che ci si rammarica che l’uomo non abbia la facoltà di respirare sotto la superficie.

Ed ecco che poi incappi nelle foto di Bruce Mozert che sembrano dare corpo al tuo sogno, come se da qualche parte esistesse davvero un’ Atlantide, e i suoi abitanti non fossero ormai tutti dispersi, ma vivi e vegeti e allegri e vitali.
Gente che legge il giornale, ragazze sorridenti in fila all’ufficio postale, un uomo e una donna che sistemano le siepi, ragazzi che fanno un giro in bicicletta: scene da un giorno qualunque, se non fosse che si svolgono sott’acqua. E sarà per questo che tutti hanno il sorriso sulle labbra.

Bruce Mozert è stato un vero e proprio pioniere della fotografia subacquea: negli anni ’50 fotografò nelle acque di Silver Springs, in Florida, i suoi modelli, soprattutto pin-ups. Le immagini, in bianco e nero, colpiscono ancora oggi, ancor più se si pensa al fatto che Mozert anticipò di molto le attrezzature che sarebbero diventate normali per chi si immerge in mare, e si dedica alla fotografia subacquea.

Published by
Chiara Catanese