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Adesso chi compra i nostri bond?

Published by
Giuseppe Timpone

La probabile schiarita che ci sarebbe stata sui mercati, in seguito alla conferenza stampa del premier e all’annuncio dell’anticipo del pareggio di bilancio di un anno, sarà con altrettanta probabilità azzerata dal declassamento dei titoli americani. Nessuno sa cosa accadrà domani a Wall Street e nelle borse dell’Eurozona, ma di certo non sarà una seduta facile.

Per limitarci a quello che, invece, potrebbe accadere nelle prossime settimane ai nostri titoli di stato, bisogna avere in mente il quadro che si starebbe delineando. Forse in modo un pò improvvido, il ministro e leader della Lega, Umberto Bossi, venerdì sera, subito dopo la conferenza stampa del premier, commentava soddisfatto che almeno così la BCE si sarebbe comprata i nostri titoli a partire da lunedì (domani), come promesso.

Questo svelerebbe che Francoforte abbia da un lato fatto pressioni sull’Italia, affinchè si lanciasse un segnale forte ai mercati, dall’altro avrebbe garantito di intervenire sui mercati, acquistando bond italiani, quindi, arrestando l’esplosione dei nostri rendimenti. 

Ma molte voci dicono che parte delle speranze dell’Italia di vedere arrestarsi la corsa al ribasso del valore dei nostri BTp è affidata alla possibilità che intervengano due nuovi colossi mondiali dell’economia, Cina e Russia. Per la prossima settimana era stata paventata una probabile visita del premier Berlusconi in Russia, cosa che lo stesso premier ha seccamente smentito. Ma si sa che tra i due capi di governo i rapporti sono buoni e probabilmente Berlusconi vorrebbe convincere Putin a comprare titoli italiani, tramite fondi sovrani.

C’è poi la questione Cina. Pechino potrebbe decidere di abbandonare, almeno in parte, il mercato monetario americano, così afflitto da turbolenze e difficoltà, per andare a fare shopping di titoli in zone più allettanti, oltre che più sicure (la stessa Cina ha considerato l’Eurozona meno rischiosa degli USA). E con i nostri decennali, che rendono ormai il 6% annuo, non vogliamo che gli asiatici non ci facciano un pensierino?

 

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Giuseppe Timpone