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Esplosione in una centrale nucleare in Francia: un morto e 4 feriti

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Andrea Luigi Gaetani

Questa mattina si è verificata un’esplosione nel sito nucleare di Marcoule, nel Sud della Francia. Un incendio all’interno del reparto di stoccaggio dei rifiuti radioattivi ha provocato un’esplosione in cui 4 persone sono rimaste ferite, mentre un uomo è deceduto. Dei feriti, uno è molto grave ed è stato trasportato, insieme agli altri, all’ospedale di Bagnols-sur-Ceze. Il corpo dell’uomo deceduto è stato ritrovato carbonizzato vicino al luogo dell’esplosione. L’accaduto è stato confermato dall’ Edf, ente nazionale dell’energia elettrica. I vigili del fuoco hanno isolato la zona per preservare l’ambiente circostante da possibili contaminazioni. L’Edf ha parlato dell’incidente:  “Si tratta di un incidente industriale, non un incidente nucleare”, ma la paura resta alta.

L’incidente è avvenuto nel sito Centraco della società Socodei, controllata del gruppo Edf, a Codolet, un comune francese di 558 abitanti che si trova nel dipartimento del Gard nella regione della Linguadoca-Rossiglione. Secondo le dichiarazioni, non ci dovrebbe essere nessun rilascio verso l’esterno, quindi la situazione resta sotto controllo. Il commissariato per l’energia atomica ha confermato: “Al momento non c’è stato un travaso all’esterno di materiale radioattivo“. Anche il governo francese, tramite l’Asn, autorità della sicurezza nazionale, ha rassicurato la popolazione: “Secondo le prime informazioni, si tratta di un’esplosione di una fornace per la fusione di scorie radioattive metalliche di attività debole e molto debole”.

Il forno esploso si trova non molto distante dall’Italia, si trova a 242 chilometri in linea d’aria da Ventimiglia, 257 da Torino, 342 da Genova. La protezione civile della Liguria è già stata allertata e sta lavorando con l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), per monitorare che non ci siano problematiche di contaminazione. Anche i vigili del fuoco italiani hanno una rete per il rilevamento di eventuali contaminazioni radioattive.

La buona notizia è che la centrale in cui è avvenuto l’incidente non ha un reattore. Nell’impianto, filiale della società Socodei e Edf, viene prodotto il Mox, un combustibile nucleare che contiene uranio miscelato a plutonio, che proviene dal riciclaggio di armi atomiche. L’esplosione non è avvenuta propriamente nella centrale, ma all’interno del sito nucleare molto ampio di Marcoule, gestita da Areva e dal Cea.

 

 

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Andrea Luigi Gaetani