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Bocciato il nuovo “In Onda” su La7, i fans: “Ridateci la Costamagna”

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Giuseppe Di Spirito

Secondo alcuni l’ennesimo segnale di una strisciante “berlusconizzazione” di La7, che ci crediate o no, ma le ultime novità nella programmazione hanno fatto letteralmente infuriare il pubblico più assiduo della Tv di casa Telecom. Il “fattaccio” è la rimozione di Luisella Costamagna, giornalista e conduttrice di “In Onda”, trasmissione di approfondimento a cadenza settimanale, che dopo aver fatto un “tour de force” nell’edizione estiva tutti i giorni, si è vista dare il benservito venendo rimpiazzata da Nicola Porro, vicedirettore de “Il Giornale” nonchè super-berlusconiano di ferro. Confermato invece il secondo conduttore, Luca Telese, non immune dalle critiche per il suo atteggiamento “pilatesco” sulla vicenda.

La notizia era passata inizialmente in sordina, sebbene indiscrezioni circolassero ormai da settimane e, nella sua ultima puntata, la Costamagna si concedeva giusto qualche attimo finale per salutare il pubblico, visibilmente turbata, tra gli applausi di Luca Telese, impassibile, e Geppi Cucciari (ospite) a sua volta piuttosto perplessa. Nessun arrivederci, nessun annuncio di una nuova conduzione o collaborazione. Segno di qualcosa che non va.

Tutto a posto? Nemmeno per idea. I fans non ci stanno, cominciano a fioccare email di protesta ed aprirsi discussioni su vari forum politico/televisivi. La parola “epurazione” è all’ordine del giorno ed in molti ricordano le polemiche di Michele Santoro ed i bizzarri retroscena che in quel periodo si dipingevano sui rapporti tra La7/Telecom ed il governo. Non tutti sanno infatti che la bionda giornalista, oltre ad un nutrito numero di ammiratori della sua persona, gode anche di un curriculum di tutto rispetto, avendo occupato ruoli importanti anche nella programmazione Mediaset e collaborato spesso con programmi di successo, figurando tra gli autori dello stesso AnnoZero. Ma formalmente la decisione è stata presa dall’Ad di Telecom Italia Media, Giovanni Stella, semplicemente per creare in studio il confronto tra diversi “punti di vista”. Considerata quindi troppo “di sinistra”, Luisella sarebbe stata sacrificata al posto di Telese per far posto a Porro. Nessun complotto quindi, nessun diktat, nessun asservimento a direttive berlusconiane, nessuna “struttura delta” anche a La7. Ma di questi tempi il dubbio è perlomeno legittimo.

E’ lo stesso Luca Telese che dal suo blog e dal suo spazio su “Il Fatto Quotidiano” cerca di minimizzare, ammettendo che con Luisella ci sono state ripetute frizioni, dando per buona la versione ufficiale e parlando, infastidito, di “alcune decine di messaggi” che ha ricevuto, nascosti tra l’altro “dietro l’anonimato di Internet”, messaggi che protestavano contro la trasmissione e contro di lui. Gli fa eco, contestualmente, Il Giornale, che non trova di meglio che sparare il titolone “Anche la Costamagna epurata: non sarà su La7. Ma il Cavaliere non c’entra e nessuno s’indigna” cercando per prima cosa (come al solito) di dirigere altrove le “colpe” di quanto sta accadendo e riservandosi una conclusione assai di cattivo gusto, che in realtà non stupisce nessuno: “…a La7 riescono a far fuori una donna e pure comunista… senza colpo ferire. Ci aspettiamo che ora Luisella si metta a strepitare, a gridare allo scandalo e raggiunga veloce il suo mentore Santoro…”.

Ma non c’è traccia di strilli e pianti da parte della conduttrice, anzi l’unica sua replica, breve e composta, che arriva dalle colonne de Il Fatto, è riservata a Telese, dal quale forse si aspettava maggior solidarietà ed è in primis una difesa del “suo” pubblico: “Secondo lui si tratterebbe di invasati, di integralisti, di apocalittici che vedono censura dappertutto. In realtà, censura o non censura, sono innanzi tutto e semplicemente persone che mostrano affetto e stima nei confronti miei e del programma com’era prima…” ed al riguardo di paventati accordi per una nuova trasmissione è lapidaria: “Quando però parla dei miei rapporti attuali con La7, Telese mente”. Insomma al momento non è in programma un ritorno della Luisella sugli schermi.

L’outing di Telese e Porro getta benzina sul fuoco, anche perchè, con buona pace del primo, è molto istruttivo seguire lo svolgersi della vicenda sulla rete. Le “decine” di scontenti sono in realtà migliaiai fans su Facebook della Costamagna surclassano numericamente quelli della stessa trasmissione, ed i commenti indignati sparsi ovunque non si contano ormai più, tanto da spingere alla creazione di un gruppo specifico per protestare contro lo “scippo” della conduzione alla Luisella e dove la parola d’ordine è “boicottaggio”. Critiche a pioggia su Telese “Pilato” e sull’emittente, giudizi al vetriolo all’indirizzo di Porro, ed una domanda ricorrente: A chi giova tutto ciò?

Intanto, ieri, prima puntata della nuova edizione e prima pioggia di bocciature. Tra i fans pro-Luisella, di fronte al rifiuto dei più di visionare la trasmissione, chi ha voluto aver conferma delle proprie perplessità l’ha trovata. Conduzione senza mordente e siparietto di Antonio Martino del Pdl che si rivolge a Don Gallo (che si risente) chiamandolo più volte “pretacchio…pretacchione” senza che nessuno dei conduttori lo redarguisca. Non proprio una bella figura per la ripartenza di una trasmissione che probabilmente non sarà più la stessa.

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Giuseppe Di Spirito