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Conoscere i bulbi commestibili: la cipolla e le sue proprietà, come usarla in cucina

Published by
Lucrezia Liuzza

La cipolla è una pianta erbacea bulbosa originaria dell’Asia occidentale. Conosciuta già da tempi antichissimi, era utilizzata sia come alimento che a scopi terapeutici e tante sono le curiosità su di essa tramandate dalla storia. Pare ad esempio che gli antichi egizi ne avessero fatto oggetto di culto, credendo che gli anelli della cipolla simboleggiassero la vita eterna e credendo che il loro forte aroma potesse ridare respiro ai morti; i gladiatori invece massaggiavano il loro corpo con le cipolle per rassodare i muscoli.

Le sue proprietà sono davvero tante e varie: è ricca di vitamina C, sali minerali, flavonoidi ed oligoelementi; ha azione diuretica e antibatterica; stimola il metabolismo e aiuta la digestione; facilita la circolazione del sangue ed è ottima per il bruciore provocato dalle punture di insetti.

Tante sono le varietà di cipolla e si distinguono sia per la forma del bulbo e il loro aspetto esteriore – bianche, rosse, dorate – che per il sapore ma anche per l’uso finale a cui sono destinate e cioè se verrà consumata fresca o destinata all’industria e alla conservazione. La varietà più conosciuta è la cipolla rossa di Tropea – dal gusto dolce e ottima cruda nelle insalate – seguita dalla Borettana, la cipolla di Suasa, di Breme e la ramata di Montoro.

La cipolla può essere consumata sia cotta che cruda e in cucina è di sicuro uno degli alimenti più usati, sia per soffritti o battuti, minestre e risotti che come ingrediente principale per preparare la zuppa di cipolle, la frittata di cipolle o i famosissimi onion rings (anelli di cipolla).

Ma come riconoscere se è fresca? Basta controllare che abbia forma compatta, soda e senza ammaccature o macchie. Si conserva a temperatura ambiente, in un luogo fresco e asciutto e riescono a mantenersi bene per circa 3 settimane. Per evitare il bruciore e la lacrimazione degli occhi mentre si affetta, è consigliabile tenere la cipolla immersa in acqua fredda per almeno un’ora prima di iniziare ad usarla. Per combattere lo sgradevole inconveniente dell’alito cattivo, basterà invece masticare alcuni chiodi di garofano.

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Lucrezia Liuzza