Le+proposte+di+Confindustria%3A+%26%238220%3BOra+servono+scelte+coraggiose%26%238221%3B
blogliveit
/2011/09/30/le-proposte-di-confindustria-ora-servono-scelte-coraggiose/amp/

Le proposte di Confindustria: “Ora servono scelte coraggiose”

Published by
Andrea Luigi Gaetani

Per Confindustria sono cinque i punti importanti da rafforzare per la crescita economica del paese: spesa pubblica e riforma delle pensioni; riforma fiscale; cessioni del patrimonio pubblico; liberalizzazioni e semplificazioni; infrastrutture ed energia. Per quanto riguarda la riforma delle pensioni, Ania, Abi, Alleanza delle Cooperative italiane, Confindustria e Rete imprese italia chiedono l’innalzamento dell’etĂ  pensionabile, soprattutto per le donne, portandola come nel pubblico impiego a 65 anni. Questo da fare entro il 2012, come anche l’aggancio dell’etĂ  pensionabile con l’aumento della speranza di vita. Oltre a tutto questo, si chiede che venga fatta una riforma per le pensioni d’anzianitĂ , in modo da abrogare definitivamente l’attuale sistema, eliminando anche tutti i regimi speciali previsti dall’Inps, per cancellare «privilegi che non trovano alcuna giustificazione».

Per quanto riguarda il fisco, Confindustria chiede che ci siano delle agevolazioni fiscali per aumentare la produttivitĂ  e la ricerca, diminuendo il costo del lavoro per le imprese. Un altro punto importante Ăš quello che riguarda la lotta all’evasione fiscale, che dev’essere centrale nelle nuove strategie di governo, oltre all’introduzione di un prelievo patrimoniale ordinario: le imprese chiedono di fissare a 500 euro il limite per l’utilizzo del contante e di applicare sulle persone fisiche un’imposta patrimoniale annuale sul patrimonio netto. «Si puĂČ stimare che la misura comporti un maggior gettito per l’erario di circa 6 miliardi di euro annui»; oltre a questo le associazioni chiedono di rinnovare l’Irpef.

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, fa ancora sentire la sua voce: «il Paese ha bisogno di una politica economica diversa». La Marcegaglia, in aperta polemica con il governo, continua sostenendo che «siamo in un momento particolare e complicato per questo Ăš il momento di fare scelte per reperire risorse da investire nella crescita, anche perchĂš, se lo spread btp-bund persiste su questi livelli porterebbe la situazione ad essere ancora piu’ difficile senza la possibilitĂ  di riprendere la crescita».  Il presidente ha continuato: «Non sta a noi dire che il governo deve prendere le decisioni, non spetta a noi fare programmi politici. Noi diciamo che la situazione Ăš complicata e preoccupante ed e’ il momento di fare le scelte necessarie». Conclude poi minnacciando di «lasciare» i tavoli aperti con il governo «se non si andrĂ  avanti nel confronto».

Il vice segretario del Pd, Enrico Letta, appoggia l’iniziativa degli industriali: «Bene il manifesto delle imprese. È un testo in larga parte condivisibile che indica obiettivi ambiziosi e parte da una giusta analisi dei problemi dell’Italia e delle risorse a cui attingere per ripartire. È chiaro che non Ăš l’attuale governo ad essere in grado di affrontare quelle prioritĂ . Noi siamo pronti al confronto e alla sinergia con la volontĂ  riformatrice che quel manifesto esprime».

Published by
Andrea Luigi Gaetani