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Categorie: Cultura

Steve Jobs, addio all'uomo che cambiò la musica

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Martina Pugno

Dieci anni fa, quando comparve sul mercato, l’iPod non destò tutta immediatamente l’attenzione mondiale: del resto, i lettori mp3 non erano poi una novità assoluta. Eppure, anche con questo prodotto Steve Jobs e la sua Apple sono riusciti in poco tempo a conquistare il mondo, fino a rivoluzionare il modo di intendere la musica. In questi dieci anni, il digitale si è fatto sempre più strada, tanto da far aprire complesse polemiche sul diritto d’autore, sulla libera circolazione della musica, sulla pirateria, sul modo di intendere il mercato musicale.

iTunes, oggi il più diffuso canale digitale per l’acquisto dei brani online, ha aperto nuove porte del mercato musicale, rivoluzionandolo dall’interno e conquistando il plauso di tutti gli appassionati. Dai semplici lettori mp3, l’iPod si è presto distinto, segnando ancora una volta l’avanguardia per sistema di catalogazione, archiviazione (proprio grazie a iTunes) e perfino visualizzazione grafica dei file mp3 caricati. Tra le tanti innovazioni di Steve Jobs, dunque, si può riconoscere a pieno titolo anche il modo di intendere e fruire la musica che caratterizza gli ultimi anni.

All’avanguardia la Apple continua ad esserlo anche in altri ambiti musicali, compresi quelli della produzione. Non è certo un caso se i Mac sono i computer più utilizzati per la produzione musicale negli studi di registrazione e anche per le produzioni ‘casalinghe’, grazie al programma Garage Band che offre standard qualitativi invidiabili da qualsiasi altro portatile. Del resto, quando non era l’idea a costituire una rivoluzione, immancabilmente lo era la sua realizzazione e il suo sviluppo, sempre in grado di raggiungere l’eccellenza. Tanto che, con i più recenti iPad, è diventato possibile perfino registrare e mixare interi album: l’hanno fatto artisti più o meno noti, ma anche i Gorillaz di Damon Albarn, dando vita ad un ottimo disco senza l’ausilio di nessun altro prodotto tecnologico.

Il mondo musicale si ritrova dunque unito, oggi, a dare l’ultimo saluto a Steve Jobs, uomo che ha cambiato il volto della tecnologia, ma anche della musica. Da Neil Young, che commenta con un semplice ‘iSad’ la notizia della scomparsa del CEO Apple sulla propria pagina Facebook, fino  al toccante commento di Trent Reznor: ‘Grazie per gli strumenti, l’ispirazione, le possibilità. Già ci manchi, Steve’.

Ironico, invece, Joe Satriani, che scrive: ‘R.I.P. Steve Jobs. Scommetto che adesso stai rivoluzionando e ridisegnando l’aldilà, per permetterci di godercelo al meglio quando arriveremo’. Will.i.am, dei Black Eyed Peas, ha postato un messaggio in cui ha scritto: … abbiamo perso un grande innovatore … Steve Jobs ha progettato un nuovo mondo … lui ci mancherà …’. E chissà quanti, dei messaggi che continuano ad essere postati in tutto il mondo a ritmo frenetico, provengono da un iPhone.

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Martina Pugno