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L’Escherichia Coli fa ancora paura, si annida anche sui telefonini

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Giuseppe Di Spirito

Il famigerato batterio Escherichia Coli (E. Coli) potrebbe nascondersi anche nelle fessure e le tastiere dei cellulari ed in Inghilterra addirittura un telefonino su sei ne sarebbe “portatore”, secondo le sconcertanti conclusioni a cui è arrivato uno studio di un istituto britannico, la London School of Hygiene & Tropical Medicine. Ma l’ormai (fin troppo) noto batterio, che da qualche mese ha causato notevoli preoccupazioni in Europa e particolarmente in Germania, non sarebbe l’unico “inquilino” indesiderato: anche altri ceppi sono stati scoperti dai ricercatori tra i 390 campioni raccolti in 12 città britanniche, col risultato che 9 su 10 telefonini sono risultati infetti da qualche forma batterica.

Le analisi sono state condotte sia sulle mani che sugli apparecchi, in quanto è proprio attraverso mani non ben lavate che i batteri vengono trasportati sui cellulari ma anche su maniglie, autobus, bagni etc

Nonostante i partecipanti al test avessero dichiarato di avere una adeguata igiene per le loro mani, anche pulendole più volte al giorno e dopo essere andati in bagno, nell’82 per cento dei casi il batterio era proprio sulle mani mentre nel 92 per cento si trovava sul cellulare ed in 6 casi su 10 si trattava dell’E. Coli, seguito dallo Stafilococco Aureo, insieme ad altre specie.

Ma anche se la notizia suscita una certa inquietudine, per il mondo scientifico si tratta di roba già “vecchia”, poichè anche nel 2010 un altro studio concluse che i cellulari ospitavano più batteri addirittura di una toilette, insieme alle tastiere dei Pc, ai carrelli dei supermercati ed altri oggetti di uso comune. In pratica si tratta di un circolo vizioso: i batteri arrivano dalle mani sporche e tendono a colonizzare posti che per un motivo o per un altro non vengono lavati in continuazione, o non si prestano ad una pulizia profonda, dopodichè rimbalzano di nuovo sulle mani degli utilizzatori, o su altre parti del corpo, pronti ad atterrare verso un’altra destinazione.

Ma per combattere la preoccupazione che può legittimamente insorgere dopo aver appreso queste informazioni, non c’è niente di meglio ed ovvio che rispettare una adeguata igiene personale. Proprio Sabato 15 Ottobre si festeggia a livello mondiale il “Global Handwash Day“, iniziativa istituita nel 2008 dall’Assemblea Generale dell’ONU e patrocinata da molti enti ed associazioni, compresa l’Unicef. Numerose ricerche insegnano che un corretto lavaggio delle mani con sapone può ridurre fino al 40% la mortalità per diarrea e del 23% quella della polmonite, le due principali cause di mortalità nei bimbi da 0 a 5 anni.

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Giuseppe Di Spirito