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Iran, UE e USA verso sanzioni dure contro regime Teheran

Published by
Giuseppe Timpone

Gli Stati Uniti sarebbero in procinto di presentare un pacchetto di nuove misure che prevede il rafforzamento delle sanzioni contro le imprese che facessero affari con l’Iran. E’ quanto trapela dalla stessa Casa Bianca, che intende così portare avanti la battaglia degli americani contro il regime di Teheran, accusato dall’ultimo rapporto Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) di lavorare alla creazione di armi atomiche, coperte da presunti studi per usi civili del nucleare. Washington bandirebbe dal mercato americano le imprese accusate di violare il divieto di intrattenere rapporti con Teheran. Ovviamente l’Iran ha respinto le accuse a tutti i livelli e sembra intenzionata ad andare avanti nel suo programma nucleare, anche se avrebbe aperto a certe condizioni agli ispettori dell’Onu. Anche la UE entro le prossime due settimane dovrebbe approvare un testo molto simile a quello già annunciato da Obama e ciò rende la Repubblica islamica abbastanza isolata, anche in considerazione del fatto che la stessa Mosca stavolta non solo non ha preso le sue difese come al solito, ma ha addirittura paventato l’idea che possa divenire inevitabile l’uso della forza per evitare che Teheran diventi una minaccia atomica per l’intero pianeta.

Sullo sfondo infatti resta l’opzione militare che, se fino a un paio di settimane fa, prima della presentazione del rapporto Aiea, sembrava cosa imminente, ora sembra essere uno scenario realistico ma congegnato in tempi meno immediati.

Sul piano internazionale, infatti, sarebbe già pronta una sorta di alleanza anti-iraniana tra USA, Israele e Arabia Saudita. L’intervento dovrebbe essere appoggiato anche dalla Gran Bretagna, ma il tentativo dell’amministrazione Obama sarebbe quello di coinvolgere tutte le grandi potenze mondiali, come Cina e Russia. Solo così gli USA potranno godere di una quasi unanimità a livello planetario, come fu anche con la prima guerra del Golfo contro l’Irak di Saddam Hussein. Lo ha sottolineato più volte il presidente Obama, parlando di “un mondo unito contro l’Iran”.

D’altra parte all’interno del Medio Oriente, Riad non vede di buon occhio la politica estera iraniana, che mira a creare tensioni crescenti con l’Occidente e sarebbe alla base della destabilizzazione dell’intera area, come sta accadendo in questi mesi con il sostegno di Teheran alla repressione sanguinaria del regime amico di Assad contro la popolazione civile.

 

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Giuseppe Timpone