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Giovani e maschi, le vittime sulle strade europee

Published by
Silvia Barchiesi

I più a rischio sulle strade europee sono i giovani tra i 15 ed i 30 anni. A lanciare l’allarme è il  Road Safety Performance Index (PIN), sviluppato dal Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti (ETSC) che snocciola i numeri neri delle vittime della strada in Europa.  I giovani tra i 15 ed i 30 anni che hanno perso la vita in incidenti stradali dal 2001 ad oggi sono 140 mila.  9.150 solo quelli del 2010. Di questi l’81% è di sesso maschile.

I maschi muoiono molto di più delle femmine. Ogni 5 vittime della strada, 4 sono maschi. Le cause? La velocità eccessiva, l’abuso di alcol e stupefacenti, oltre che il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza.

Dall’Europa arriva l’indicazione relativa al dimezzamento degli incidenti entro il 2020: Portogallo, Latvia e Spagna, secondo il Rapporto, sarebbero i paesi più virtuosi nella riduzione, seguiti da Estonia, Slovenia e Luxembourg. E in Italia? Secondo  l’ultimo rapporto ACI-ISTAT in Italia dal 2001 al 2010 la riduzione degli incidenti stradali si sarebbe fermata al 42% e il tasso di mortalità sarebbe diminuito del 42,4% (contro la media europea del 42,8%). Nel 2010 i morti sulle strade italiane sarebbero stati 31111, il 10% in meno rispetto al 2009. Dal Rapporto emerge che si muore di più di notte, nella fascia oraria tra le 22:00 e le 6:00, specie durante il week end e soprattutto la domenica mattina.

“Gli Stati membri devono fare in modo che la lotta contro la mortalità stradale tra i giovani sia una priorità specifica se vogliono raggiungere l’obiettivo della sicurezza stradale UE 2020 e i relativi obiettivi nazionali”, ha detto Antonio Avenoso, direttore esecutivo ETSC4.

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Silvia Barchiesi