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Unipol interessata a FonSai, Clessidra punta a sostituire Ligresti

Published by
Giuseppe Timpone

La compagnia assicurativa di Bologna, Unipol, ha manifestato un interesse formale per Fondiaria Sai ieri, dopo che sollecitazioni erano provenute dalla stessa Consob, che monitora da settimane la situazione della holding in mano alla famiglia Ligresti.

Unipol ha reso noto di stare studiando i dossier e la documentazione, per verificare sia la fattibilità dell’operazione di fusione eventuale con FonSai, sia la possibile presenza di ostacoli politico-industriali.

L’idea dell’azionista Unipol, Finsoe, sarebbe di acquistare l’intera quota oggi in mano ai Ligresti in Premafin, in modo da procedere così successivamente alla sottoscrizione dell’aumento di capitale della controllata FonSai. I Ligresti, infatti, hanno il controllo della holding sia direttamente con il 30% circa, ma con la cassaforte Sinergia-Imco arriverebbe al 50%, mentre se fossero loro riconducibili le quote in mano ai due fondi con sede nei paradisi fiscali e che ammontano al 20%, avrebbero un controllo di fatto totale.

Unipol punta, quindi, a sostituirsi alla famiglia, a ricapitalizzare la controllata e poi procedere alla fusione con questa. Mentre sarebbe diverso il disegno di Clessidra, il fondo italiano di investimento, gestito da Carlo Sposito, che mirerebbe a rilevare i diritti dei Ligresti riguardo all’esercizio dell’opzione sull’aumento di capitale in Premafin da 400 milioni.

In questo modo, con 200 milioni, Clessidra potrebbe prendere il posto dei Ligresti, avendo pagato a questi ultimi per pochi milioni i relativi diritti.

Il quadro, tuttavia, potrebbe risultare complicato dalle ultime indiscrezioni per cui i tre fratelli non sarebbero poi così convinti di volere uscire dall’azionariato, come era parso fino a ieri. Chiaramente, questo renderebbe difficile l’ingresso di nuovi soci, i quali evidentemente mirano a controllare la holding, non certo a trasformarsi in benefattori.

 

 

 

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Giuseppe Timpone