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Euro/Dollaro: più 350 punti in 5 giorni e il calendario del 23 gennaio

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Pamela De Santis

Il cambio euro/dollaro ha avuto una settimana piuttosto positiva, malgrado ci siano state alcune notizie poco confortanti soprattutto relative alla Grecia. Il recupero dell’Euro rispetto al Dollaro è di circa 350 punti in 5 giorni, da un minimo che è stato fatto registrare lunedì 16 gennaio a 1,2631, fino ad un massimo che ha sfiorato quota 1,30 proprio nell’ultima giornata settimanale di trading, cioè venerdì 20 gennaio.

Entrando nel particolare della giornata di ieri, la coppia di valute EUR/USD ha registrato prima il suo punto massimo a quota 1,2985 per poi scendere velocemente in un paio di ore a 1,2892. Il minimo della giornata però si è registrato nel primo pomeriggio durante la sessione statunitense ed è arrivato a 1,2886 per poi risalire e attestarsi in chiusura di nuovo sopra 1,29 e più precisamente a 1,2931.

Tra le poche notizie che hanno contraddistinto la mattinata di trading, una riguarda l’Italia da molto vicino ed è stata più positiva del previsto. Il dato in questione misura i nuovi ordini industriali del mese di gennaio e cioè il livello di nuova produzione per un Paese. L’indice lo scorso mese era negativo ed era a quota -1,6%; le previsioni degli analisti si attendevano un dato maggiormente negativo per questa mensilità, che infatti si pensava potesse arrivare almeno a -2,4%; le aspettative tuttavia sono state ampiamente contrariate. I nuovi ordinativi infatti, oltre a migliorare consistentemente, sono passati ad un livello positivo (0,1%) e ciò fa ben sperare, malgrado la discesa repentina dell’euro durante la mattinata.

Lunedì 23 gennaio – viste le poche notizie macroeconomiche in calendario – potrebbe essere una giornata con poca volatilità sui mercati e inoltre ci sarà la chiusura per festività di due Borse importanti come quella di Hong Kong e Singapore. In mattinata tuttavia verranno mostrati alcuni dati relativi alla Germania (alle 8.00 la variazione dei prezzi delle importazioni), alla Spagna (alle 11.30 la bilancia commerciale) e nel pomeriggio – alle 16.00 – l’importante indice di fiducia dei consumatori relativamente all’area euro. Alle 17.30 invece gli USA mostreranno i tassi dei Buoni del Tesoro a 3 mesi.

Nel mirino tuttavia c’è ancora la Grecia che entro il 30 gennaio dovrà raggiungere un accordo i cui termini generali sono stati già scritti. Se l’accordo non avrà buon esito allora a marzo la Grecia avrà grossi problemi e con essa anche l’euro.

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Pamela De Santis