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“Merkonti” porta alla riuscita l’ultimo vertice europeo a Bruxelles

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Giuseppe Di Spirito

Qualcuno in casa nostra farà carte false per sostenere il contrario, eppure chi l’avrebbe detto che in pochi mesi l’Italia sarebbe passata dalla beffarda derisione al posto d’onore.  La scena sta diventando quasi “di rito”: Angela Merkel, Nicolas Sarkozy e Mario Monti che si confrontano prima in privato, come buoni amici, e poi raggiungono gli altri 24 leader europei che li accompagnano nel Salone del Consiglio. E’ dunque durato sei ore il Consiglio straordinario europeo che doveva affrontare il nodo del “fiscal compact”, le regole sui bilanci dei 25 stati che vi aderiscono, sacrificando una parte della propria sovranità territoriale, in nome di una stabilità dell’Europa tutta.

L’Italia aveva annunciato da tempo che avrebbe chiesto con fermezza una revisione di quelle regole fortemente volute dalla Germania, imposizioni che rischiavano di tenere il nostro Paese in uno stato di costante “emergenza”, paralizzandone la crescita.

L’obiettivo, infine, è stato raggiunto, ed il premier Monti, pur col suo stile compassato, ha tradito un certo entusiasmo nelle prime dichiarazioni:  “D’ora in poi l’Europa siede su una solida roccia di costituzionalizzata disciplina di bilancio, saldamente consolidata, senza l’onere quotidiano della prova”. La Merkel ha quindi compreso ed accettato la linea del nostro governo, incentrata sulla necessità di maggiore crescita ed occupazione, e via libera anche alla creazione del fondo salva-stati Esm, che dal primo luglio rimpiazzerà il provvisorio Esfm, rinviando però a marzo la quantificazione sulle risorse disponibili. Altra nota positiva l’assegnazione all’Italia di circa 8 miliardi di euro, degli 82 previsti per il periodo 2007-2013, fondi per il sostegno alle iniziative di sviluppo. La Germania ha poi rinunciato ad insistere sulla nomina di un Commissario europeo per sorvegliare le politiche fiscali e di bilancio della Grecia. Nota stonata l’ormai ricorrente dissenso della Gran Bretagna che non ha firmato il trattato, confermandosi pericoloso bastian contrario per una Europa che ce la sta mettendo tutta per uscire dalla crisi, e la presa di distanze della Repubblica Ceca, che però ha annunciato un possibile ripensamento.

Un giornalista del quotidiano Economist, analizzando il vertice, ha deciso di scherzare un pò sulla coppia Franco-Tedesca, aggiornando la situazione con la ritrovata stima nei confronti dell’Italia, rispetto ai rischi che corre il leader francese in casa propria nelle prossime elezioni: “Dobbiamo aggiornare il “Merkozy”, per dare conto dell’ascesa di Monti e della discesa di Sarkozy? Perchè non Merkonti?”.

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Giuseppe Di Spirito