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Categorie: News

Il kiwi: la storia, le varietà e le proprietà

Published by
Lucrezia Liuzza

Kiwi è il nome con cui questo succoso e saporito frutto è diventato famoso ma, in realtà, forse pochi sanno che il suo vero nome – quello originario – è Actinidia chinensis, una pianta esotica di origine cinese. Intorno al 1906 un frate la portò in Nuova Zelanda che ne iniziò la produzione e la importò poi in tutto il mondo detenendone il monopolio assoluto. Ed è proprio grazie a questo che il frutto (e anche la pianta) prese il nome di kiwi, nome dell’uccello simbolo di questa nazione.

Le varietà migliori sono la Hayward, dai frutti grandi e rotondi, e la Bravo, dai frutti lunghi. La prima è coltivata anche in Italia che, ad oggi, detiene il primato di produzione a livello mondiale. Esistono poi altre varietà meno note ma altrettanto gustose. Una di queste è la Gold:la sua buccia è dorata e liscia, la polpa è succosa e di colore giallo oro e il sapore è un mix di mango, banana e melone con una punta di limone. Un’altra è invece lo Hongyang: arriva dalla Cina e ha la polpa di colore rosso (per questo motivo è conosciuto più come kiwi rosso). La sua consistenza è morbida mentre l’aroma è più intenso di quelli verdi; ha un elevato contenuto di zuccheri ma, nonostante queste caratteristiche, è ancora poco coltivato e soprattutto poco commercializzato a livello mondiale. Tutto questo a causa di alcuni “problemi tecnici”: innanzitutto la buccia è troppo sottile e delicata e quindi deperisce più facilmente; in più il frutto rosso è troppo piccolo rispetto ai tradizionali verdi ed infine c’è il problema del colorito rosso che non è sempre uguale ma varia a seconda del territorio in cui viene coltivata la pianta.

Una simpatica curiosità riguarda invece un baby-kiwi. E’ la varietà più piccola al mondo, poco più grande di un acino di uva e chiamato kiwi Arguta: la polpa è verde,  la forma allungata, la buccia liscia e senza peli e il sapore decisamente più dolce dei tradizionali kiwi.

La polpa del kiwi è di colore verde brillante e il suo centro è bianco e contornato da tanti piccoli semi neri commestibili, è molto succosa, zuccherina e di sapore acidulo. La buccia è di colore marrone, sottile ma resistente e ricoperta da una leggera peluria. Questo gustoso frutto è inoltre molto ricco di vitamina C (più di arance e limoni) ma anche di potassio, magnesio, ferro, calcio, fosforo, fibra, betacarotene e provitamina A ed è poco calorico per cui diventa un ottimo alleato per chi volesse mettersi a dieta. Grazie al contenuto di fibre, dà un piacevole senso di sazietà ed è efficace nei casi di stitichezza ed inoltre, grazie alla produzione di collagene, aiuta anche a contrastare la secchezza e la screpolatura della pelle dovute al freddo invernale.

Al momento dell’acquisto deve essere maturo ma sodo e senza ammaccature e macchie. Se acquistato maturo, si conserva bene in frigo anche per una settimana; se acquistato non ancora del tutto maturo, è bene tenerlo a temperatura ambiente e, volendo, si può accelerare il processo di maturazione mettendolo accanto ad una mela.

Il kiwi è ottimo gustato da solo, al naturale, ma anche affettato e spolverizzato con lo zucchero o insaporito con il liquore; lo si trova anche nelle macedonie, torte di crema alla frutta, gelati e sorbetti. Accompagna bene carne e pesce e può anche servito insieme al prosciutto crudo come sostituto autunnale del melone.

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Lucrezia Liuzza