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Fiaccolata a l’Aquila per ricordare le 309 vittime

Published by
Andrea Luigi Gaetani

Tre anni dopo il terribile sisma che ha colpito l’Aquila, la popolazione ricorda le 309 vittime con una fiaccolata. Il 6 aprile del 2009, alle 3:32, un sisma distrusse il capoluogo abruzzese e altri 56 paesi vicini.

Il corteo si è svolto ieri, in tarda serata: è partito alle 0.30 da piazza Battaglione degli Alpini, guidato dalle famiglie e dagli amici delle 309 vittime del sisma. Il corteo ha sostato nei luoghi più colpiti dal terremoto, per un percorso lungo circa tre chilometri e mezzo. Erano presenti – oltre a moltissimi aquilani e abbruzzesi – il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, il presidente della Regione e commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi e il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente.

L’iniziativa non è servita solo a ricordare le vittime del terremoto, ma anche a riportare l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica sui lavori di ricostruzione, che procedono troppo a rilento. Le migliaia di persone che hanno partecipato alla fiaccolata chiedono di uscire da questo stato di emergenza infinita, tornando a pensare a una nuova città, più bella e più sicura. Anche il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha sollecitato un’accelerazione dei lavori di ricostruzione.

Mario Monti ha scelto come mediatore per i lavori di ricostruzione il ministro per la Coesione Fabrizio Barca: a lui spetta il compito di far terminare lo stato di emergenza e di avviare i lavori di ricostruzione ordinaria. Sulla ricostruzione pesante però, non sono ancora arrivate le risposte che tutti si aspettavano. Dopo che i grandi del pianeta aderirono all’iniziativa della “lista nozze” proposta da Berlusconi al G8 del 2009, i lavori non sono accelerati e, anzi, procedono sempre più a rilento.

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Andrea Luigi Gaetani