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Categorie: Cultura

Cannes 2012: le previsioni prima dell’annuncio ufficiale, l’Italia spera con Garrone

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Enrica Raia

Mancano 24 ore all’annuncio ufficiale dei film che parteciperanno alla 65ma edizione del Festival di Cannes. Tra finte liste apparse sul web e la conferma che l’apertura sarà affidata  a Wes Anderson con  Moonrise Kingdom, le speculazioni e le previsioni sui nomi dei contendenti alla Palma d’oro sono entrate già da tempo nel vivo. La rivista americana Variety, fonte attendibile e considerata da più di 100 anni la Bibbia dell’industria cinematografica, come da tradizione ha pubblicato le sue personali previsioni su chi vedremo al prossimo festival di Cannes.

Con le già annunciate presenze di Wes Anderson, ad apertura di manifestazione, e l’anteprima del cartoon Dreamworks Madagascar 3: ricercati in Europa, salta subito agli occhi che questa edizione potrebbe essere caratterizzata da una massiccia abbondanza di titoli americani. Tra i papabili alla kermesse ci sono Killing them softly di Andrew Dominik, un mobster movie interpretato da Brad Pitt; Lawless di John Hillcoat, gangster movie ambientato nell’era del proibizionismo con Shia LaBeouf, Tom Hardy e Jessica Chastain; The place beyond the pines di Derek Cianfrance, crime-drama sul sul potere di trasformazione della paternità con le star Ryan Gosling, Bradley Cooper ed Eva Mendes; The Paperboy di Lee Daniels, adattamento di Un affare di famiglia di Pete Dexter con Zac Efron, Nicole Kidman e Matthew McConaughey, nel cast anche di Mud di Jeff Nichols tratto da un racconto breve di Mark Twain.

Il tratto comune di queste pellicole, alcune molto dure e violente, è il portare alla ribalta nomi nuovi e tutti provenienti dal cinema indipendente, ma che hanno già riscosso notevole prestigio nel circuito internazionale festivaliero. Daniels, Nichols e Cianfrance hanno raggiunto la notorietà grazie alla vetrina del Sundance Film Festival dove hanno presentato rispettivamente Precious, Take Shelter e Blue Valentine; mentre Hillcoat (The Road) e Dominik (L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford) si sono visti a Venezia e Toronto. Alla questa nutrita rappresentanza di autori a stelle e strisce potrebbe anche aggiungersi, in una proiezione speciale non competitiva di Mezzanotte, l’atteso Prometheus di Ridley Scott, ma la Fox non conferma. Nonostante l’abbondanza delle nuove leve, non mancheranno certo pesi massimi del panorama cinematografico internazionale. Dato quasi per certo in arrivo sulla Croisette, Jacques Audiard che presenterà in anteprima il dramma sentimentale Rust and Bone interpretato dal Premio Oscar Marion Cotillard; ma si fanno anche i nomi di Cosmopolis di David Cronenberg con Robert Pattinson che ritroverebbe sul red carpet la sua amata Kristen Stewart protagonista del cult beat On the Road; spazio anche al nuovo lavoro dell’austriaco Michael Haneke, Amour. Ci sono poi buone probabilità di vedere tra i venti titoli ammessi nella gara ufficiale, anche il rumeno Cristian Mungiu con Beyond the hills, l’iraniano Abbas Kiarostami col suo romance ambientato in Giappone Like someone in love, l’argentino Pablo Trapeo con White Elephant, il messicano Carlos Reygadas con Post Tenebras Lux, il coreano Hong Sang-soo con In Another Country e il maestro inglese Ken Loach con The Angel’s Share. Sul versante del cinema francese, a far compagnia ad Audiard, potremmo trovare anche Olivier Assayas (Something in the air), Leos Carax (Motori Holly), Laurent Cantet (Foxfire) e Gustave de Kervern e Benoit Delepine (Le soir grande), e a sorpresa – ma ancora incerto se fuori o in concorso -, Alain Resnais, che a 89 anni esce con un nuovo lavoro intitolato Vous n’avez encore rien vu. E a 103 anni, potrebbe arrivare in concorso anche il maestro portoghese Manoel de Oliveira con il suo Gebo et l’ombre.

E arriviamo finalmente a parlare anche dell’Italia. A rappresentare il nostro cinema nella sezione principale, la cui giuria sarà preceduta dall’italiano Nanni Moretti, è quasi certo Big House, il nuovo film di Matteo Garrone che a Cannes ha vinto nel 2008 il Gran Prix della Giuria con Gomorra. Questa volta Garrone si confronta con il mondo del Grande Fratello, il padre di tutti i reality show, dirigendo un cast di attori sconosciuti con la sola eccezione di Claudia Gerini. Incerta la presenza di Marco Tullio Giordana con il suo Romanzo di una strage, mentre salgono le quotazioni, sempre per la sezione di concorso, di Daniele Ciprì con E’ stato il figlio, primo lungometraggio senza Franco Maresco, un giallo che ruota attorno ad una famiglia sconvolta da un delitto di mafia. Atteso come evento speciale fuori concorso Io e te di Bernardo Bertolucci.

 

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Enrica Raia