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Categorie: News Politica

Sentenza storica della Cassazione: “Drogarsi in gruppo non è reato”

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Giuseppe Di Spirito

Strano ma vero, la Suprema Corte di Cassazione si è espressa molto chiaramente su di una questione giurisprudenziale dibattuta da diverso tempo, coinvolgente l’interpretazione della cosiddetta legge “Fini-Giovanardi”. L’uso personale di droghe non è quindi “penalmente rilevante”, lo hanno sancito dopo 6 ore di camera di Consiglio (a cui ha partecipato anche il primo presidente Ernesto Lupo) le sezioni unite penali della Cassazione, in particolare analizzando un caso di “consumo di gruppo” di sostanze stupefacenti.

Gia’ nel 1997 la Cassazione aveva esplicitato tale orientamento, una decisione messa però in discussione dopo l’approvazione della legge 49 del 2006, a seguito della quale le pronunce andavano invece in senso opposto, ritenendo anche il consumo di gruppo alla stregua di un reato vero e proprio.

La novità è infine derivata da una istanza presentata il 28 giugno del 2011 da un GUP di Avellino, ove si dichiarava il “non luogo a procedere” nei confronti di un giovane, e si chiedeva “Se a seguito della novella introdotta dalla legge n.49 del 2006, il consumo di gruppo di sostanze stupefacenti sia o meno penalmente rilevante, nella duplice ipotesi di mandato all’acquisto o dell’acquisto comune. Entrambe le ipotesi sono state appunto ritenute “irrilevanti” dalla Suprema Corte.

In attesa del deposito delle precise motivazioni, il senatore Carlo Giovanardi è stato prontamente raggiunto dalle agenzie di stampa, dichiarando a caldo di “non essere affatto sorpreso” dell’accaduto, anzi compiaciuto che finalmente si sia chiarito un “grosso equivoco”, e cioè il fatto che in Italia il semplice consumo di droghe non ha come conseguenza il carcere. “Il consumo di droga in gruppo non e’ reato se non c’e’ la cessione… in Italia il consumo di droga e’ depenalizzato da molto tempo. Quindi, se alcune persone si trovano a cena e ognuno consuma la sua droga non e’ reato. Se invece uno vende la droga agli altri c’e’ una cessione, e quindi spaccio. E lo spaccio e’ reato…” ha concluso sul punto Giovanardi.

Sul fronte opposto, galvanizzate dal pronunciamento, le forze di estrema sinistra tornano a chiedere l’abrogazione della Fini-Giovanardi, la legalizzazione del mercato e la completa depenalizzazione del consumo di droghe leggere. Rimane solo da chiedersi se ora anche questo argomento entrerà nelle già accese polemiche che stanno accompagnando queste ultime settimane di campagna elettorale.

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Giuseppe Di Spirito