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Categorie: Economia News

Il nuovo Codice della Strada: uno slalom tra multe e polizze auto

Published by
Domenico Cacciapuoti

Nel torpore dell’estate, che avvinghiava gli automobilisti intasati in ingorghi interminabili sulle autostrade per il mare, il Governo ha approvato il disegno di legge per riformare il Codice della Strada. Tante le novità, a cominciare dalla stessa struttura del Codice, più semplice e snella, con l’eliminazione delle parti riguardanti veicoli e strade. Dovranno, poi, essere riordinate le parti che riguardano i ricorsi contro le multe e si prevederanno sanzioni accessorie anche per le patenti dei minorenni, mentre diventerà obbligatoria l’adozione di  guard-rail sulle strade nuove per la protezione dei motociclisti.

Ma le novità più consistenti riguarderanno multe e assicurazioni. Dal 21 agosto, a seguito della modifica dell’art. 202 CdS, entro cinque giorni dalla data della contestazione o della notificazione, il trasgressore può pagare la sanzione pecuniaria nella misura del 70%.  Uno sconto del 30% che comporta una decurtazione della somma, che già di per sé costituisce il minimo sanzionatorio. Tale sconto non si applicherà nè all’ipotesi di infrazioni comportanti sospensione della patente o confisca del veicolo nè alle sanzioni pecuniarie penali, come quella per guida in stato di ebbrezza, nè alle sanzioni per le quali è escluso il pagamento in misura ridotta, come il contromano. In caso di contestazione immediata dell’infrazione, per usufruire dello sconto del 30% sull’importo della multa nei casi previsti, non si potrà consegnare del contante in mano agli agenti, ma, nel d.lgs. 69 del 2013, è previsto che gli agenti siano dotati di POS wireless, dando la possibilità ai cittadini di pagare con carte di credito, bancomat e prepagate. Ovviamente, pagata la multa scontata, non sarà più possibile fare ricorso nè al prefetto nè al giudice di pace.

Novità più rilevanti sono quelle che il Governo proverà ad introdurre in riferimento alle Rc auto. Intanto, dal 1 settembre per ogni nuova polizza l’assicurazione è obbligata ad offrire al cliente un’area riservata sul sito per la gestione del contratto e dal 2014 questo varrà per tutti. Inoltre è stato abolito il tacito rinnovo, per spingere gli assicurati ad attivarsi a cercare la convenienza. Per combattere le frodi il Governo valuta provvedimenti per incentivare il ricorso alle black box, cioè le scatole nere che permetterebbero di ricostruire le dinamiche degli incidenti; cosa che, al momento, non sembra ancora destinata a diffondersi tra gli assicurati, che rifiutano le offerte delle assicurazioni a causa dei costi elevati. Ulteriore novità sarà rappresentata dai tagliandi digitali, cioè delle card con un microchip che accompagnano le polizze, al fine di ridurre i casi di polizze false.

Ma la vera innovazione, che se introdotta, susciterà un vespaio di polemiche a causa degli aumenti che comporterà è quella della c.d. privatizzazione degli incidenti. In caso di sinistro senza morti o feriti, la rilevazione potrà essere affidata ad ausiliari privati, il cui intervento si sostituirebbe a quello delle pattuglie. Se da un lato si alleggerirebbe il lavoro delle forze dell’ordine, dall’altro si denuncia la possibilità di ricostruzioni sbagliate e/o fraudolente della dinamica del sinistro e in più si teme che i costi di questo servizio verrebbero ad essere scaricati sulle tariffe della Rc auto.

Ultima annotazione. Sarebbero circa 3,5milioni i veicoli che girano senza copertura RC obbligatoria. Un dato sconcertante, da addebitare alla crisi, ma anche ad un sistema lobbistico che ha danneggiato gli utenti, imponendo il pagamento di cifre ingiustificate. Al momento, la cassa pubblica, che risarcisce chi subisce un danno per un incidente causato da un veicolo c.d. pirata o non assicurato è il Fondo di garanzia vittime della strada, le cui risorse derivano da un contributo obbligatorio su ogni polizza e dalle sanzioni inflitte alle assicurazioni. Per il 2013, è pari al 2,5%. Con l’incremento dei casi di incidenti con veicoli sprovvisti di assicurazione, non è da escludere per il futuro un aumento del contributo, con conseguente ulteriore aumento delle polizze.

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Domenico Cacciapuoti