Dopo le sorprendenti vittorie di Caserta, Pesaro e Brindisi, il posticipo serale della Serie A di basket si chiude con l’ennesima caduta di una grande. Bologna infatti, dopo una partita giocata a mille all’ora, riesce ad avere la meglio su una Dinamo Sassari non al massimo della condizione. Gli uomini di Bechi, guidati da un fantastico Hardy e da un Walsh sugli scudi nell’ultimo quarto, oppongono ai sardi le armi che di solito questi utilizzano al meglio: il gioco in velocità e il contropiede. Dopo un primo tempo equilibrato, la Virtus scava il solco nel terzo quarto, con un parziale che lascia gli uomini di Sacchetti al palo.
La Dinamo prova il recupero nell’ultimo quarto, ma non riesce a ribaltare il match, che si chiude col risultato di 98 a 88. Si apre bene il nuovo corso Virtus firmato Renato Villalta, che ha preso il posto di Walter Sabatini alla guida delle V nere. Un progetto interessante il suo, fatto di giovani da lanciare e gioco spettacolare. Sacchetti invece deve registrare qualcosa nella difesa dei suoi, sovrastati nel pitturato (50 punti subiti) e mai convincenti nell’uno contro uno. Da trovare il giusto equilibrio anche nelle rotazioni, soprattutto per quanto riguarda i play, affinchè l’abbondanza nel ruolo non si trasformi in un aspetto negativo
La cronaca
A inizio terzo quarto qualcosa della macchina sassarese si inceppa, Hardy fiuta l’odore del sangue e morde pesante, con 11 punti in 5 minuti, che insieme a una tripla di Motum e un tap-in di Jerome Jordan portano la Virtus sul +1
Alla Dinamo non bastano i 35 punti dei cugini Diener e la maiuscola prestazione di Sacchetti, perchè il 69.8% da due concesso agli avversari è troppo penalizzante. Hardy segna in tutti i modi (8 su 10 e 24 punti per lui) e i lunghi bolognesi hanno vita facile. Buon inizio per la Virtus, che giocando così potrà togliersi belle soddisfazioni, per Sassari c’è ancora molto lavoro da fare, ma con Meo Sacchetti in panchina di sicuro tutto è più semplice.